STUPIDA RAZZA

lunedì 10 giugno 2013

Il debito pubblico va ristrutturato

Non ci sono alternative: o ristrutturiamo il nostro debito pubblico, di cui la parte all'estero è in prevalenza in mano a Germania e Francia, o ci aspetta il fallimento insieme alla distruzione del tessuto produttivo. Il nostro debito pubblico aumenta al ritmo di 120/130 miliardi di euro all'anno. Gli interessi sul debito crescono di conseguenza di 4-5 miliardi all'anno (*) e hanno raggiunto circa 100 miliardi che paghiamo con le tasse, e che sottraggono, inesorabilmente, sempre più soldi destinati alla spesa pubblica, alla Sanità, alla Scuola, alla Ricerca, allo Sviluppo. E' una garrota che lentamente strangola il Paese. Il Pil diminuisce, il gettito fiscale pure. Il rapporto tra Pil e debito sta diventando insostenibile. Una via di uscita temporanea sarebbe svalutare la moneta, ma abbiamo perso la sovranità monetaria, la lira non c'è più. L'unica possibilità è ristrutturare il nostro debito. Si possono estendere i termini di restituzione del capitale impegnato, diluire gli interessi nel tempo, contrattare anche a costo di battere i pugni sul tavolo con la Merkel e pretendere, ad esempio, l'istituzione degli eurobond con il rischio dei singoli Paesi trasferito su base europea.
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