Un lettore mi fa notare che la mia presa di posizione contro il ritorno italiano al nucleare (Repubblica del 17 e 21/3) mal si concilia con i precedenti articoli avversi alle «due fonti alternative fondamentali, l’eolico e il fotovoltaico». Ma allora, si chiede il lettore, dovremmo tornare al Medioevo? Cercherò di dissipare questo dubbio ma per l’immediato vorrei segnalare una preoccupazione ben più incombente. E, cioè, la ripresa della campagna per un ristabilimento pieno degli incentivi da parte, tra l’altro, di gruppi mafiosi più volte finiti tre le maglie della Giustizia e di politici che hanno fatto dell’ecologia uno strumento di influenze e tangenti.
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http://eddyburg.it/article/view/16785/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
giovedì 31 marzo 2011
Anche senza nucleare non si torna al Medioevo
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