Alcuni dirigenti, tra cui quelli francesi, si sono imbarcati a cuor leggero in un conflitto incerto contro il dittatore folle della Libia, senza aver rispostoa tre domande che avrebbero meritato di essere discusse pubblicamente, quanto meno in parlamento, prima di dare il via al lancio di missili da un aereo francese. Saremmo disposti a condurre un' eventuale seconda fase della guerra, stavolta terrestre? Certo, si può sperare che il regime crolli per il solo effetto dello sgomento causato da un bombardamento a tappeto. Ma l' esperienza dimostra che a volte non è così. In questo caso, che fare? Continuare a bombardare, con il rischio di provocare massacri di civili usati come scudo umano, e di attirarsi lo sdegno dell' opinione pubblica araba contro un Occidente presentato come invasore - e lo dimostra il primo scarto della Lega araba? Spedire truppe a occupare le città e a combattere per le strade? Queste soluzioni sono entrambe autorizzate dalla risoluzione 1973 delle Nazioni Unite, senza che nessuno dei parlamenti interessati sia stato chiamato a dare il proprio accordo.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/27/le-molte-incognite-del-conflitto-libico.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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