Serge Latouche indica nella pedagogia delle catastrofi una (triste) possibilità per la quale forse il mondo si sveglierà dal torpore.
Sono sempre stato un po' scettico sulla cosa, sia perché di catastrofi ne abbiamo avute e non mi pare che si stia invertendo la tendenza, sia perché ho sempre sperato che non si dovesse arrivare a quel punto per prendere finalmente coscienza di dove stiamo andando a finire.
Ma forse in qualche modo ha ragione lui, solo che invece di catastrofi noi abbiamo probabilmente bisogno di apocalissi e chissà se basterà. Di sicuro non basterà se ci si continuerà ad affidare il nostro futuro, la nostra vita a qualcun altro. Si deve infatti prendere decisamente in mano il proprio destino senza delegare niente a nessuno.
leggi tutto:
http://www.ilcambiamento.it/crisi/pedagogia_catastrofi_nucleare_giappone.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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