Convergenza. Questo è il mantra che ha accompagnato il progetto
di integrazione europea sin dalle sue origini. Una convergenza che
avrebbe dovuto coinvolgere l'intero spettro delle variabili economiche, conducendo vecchi e nuovi membri del club europeo verso livelli di benessere mai visti prima. In questo contesto, il 'mercato del lavoro'
è stato uno degli oggetti privilegiati delle attenzioni riformatrici
dei vari governi. Esso veniva infatti identificato come lo snodo
cruciale dei piani di riforma che, sia sul piano formale che su quello sostanziale, venivano proposti come conditio sine qua non per raggiungere, o consolidare, il già citato avanzamento nel livello di benessere economico e sociale.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=120389&typeb=0&Loid=315&le-diseguaglianze-che-minacciano-l-europa
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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