L’antica strategia del “divide et impera” funziona sempre, cancellando l’idea di un bene comune da perseguire tutti insieme. In Italia, però, è ancora più facile: la politica ha gli stessi vizi del tifo calcistico e il Potere dorme sonni tranquilli.
Tutti gli eventi nordafricani delle ultime settimane nel loro complesso hanno suscitato una domanda frequente tra molti: perché là sono riusciti a rompere un blocco istituzionale decennale degradato, e qui in Italia ogni impulso al cambiamento e alla mobilitazione viene fagocitato nel nulla? Colpisce l’immagine di un giovane egiziano inerme che dà l’assalto da solo a un cordone di polizia, gettandovisi sopra a volo d’angelo, quasi a volerlo inglobare, o abbracciare, a seconda delle letture. Quel gesto è il simbolo di una determinazione che, al di là di tutte le possibili spiegazioni, specie quelle comode e dietrologiche, induce a chiedersi perché un simile temerario impulso rivoluzionario qua appaia molto lontano da venire, seppure il potere da scardinare sia molto simile, per parvenza democratica e degrado istituzionale.
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/3/1/mille-fazioni-zero-rivoluzioni.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 1 marzo 2011
Mille fazioni, zero rivoluzioni
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