Quasi tutti gli indici regionali dei distretti manifatturieri americani indicano una naturale pressione sui prezzi delle materie prime e quindi una conseguente pressione sui margini di profitto della aziende che non riescono a trasferirli al consumatore finale.
Quindi o si tagliano gli investimenti o si taglia l'occupazione.
Venerdi avremo il dato sull'occupazione americana e quindi avremo modo di osservare quanto ha inciso la leggenda metropolitana delle tormente di neve sui dati di gennaio. Ma diamo un'occhiata a quanto ci dicono alcuni distretti manifatturieri anche se ormai l'industria manifatturiera conta come il due di picche nell'economia americana, un'economia essenzialmente di servizi.
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/24208766/occupazione-il-fantasma-dellopera
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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