Diciamoci la verità, se sotto l’aspetto emotivo e  psicologico la precarietà in cui ci troviamo a vivere può avere effetti  devastanti, sia su noi stessi che sulla società in cui viviamo, anche da  un punto di vista più “pratico” la situazione non è rosea.
In quasi totale assenza di autonomia alimentare e professionale,  ossia in un contesto in cui si sta rischiando di dimenticare il saper  fare ed in cui l’autoproduzione di beni rimane per i pochi che la  vorrebbero praticare solamente un lontano miraggio, i “giovani adulti”  di oggi devono affrontare l’elevata incertezza che spesso caratterizza  le loro condizioni lavorative.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".

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