Si torna a parlare molto della crisi economica Greca, azzardando delle “soluzioni” che sono una più fantasiosa dell’altra. Default del debito sovrano, ristrutturazione del debito ( che poi è una versione solo meno traumatica del default), prestiti, cessione a enti di salvataggio di titoli spazzatura, mentre la cosa sicura sono i taglie e i sacrifici che di volta in volta vengono richiesti alla popolazione.
Su una cosa vorrei esser chiaro, ed è per me inconcepibile che uno stato spenda, al di là di situazioni eccezionali e contingenti, più di quanto incassa. E quando dico “spenda” alludo a spese per il personale pubblico, e quindi ai servizi forniti come sanità, pensioni, welfare, giustizia, ecc …….. oltre ad eventuali opere e investimenti, e quando dico “incassa” parlo di tasse.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=38804
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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