STUPIDA RAZZA

domenica 29 maggio 2022

La pandemia ha appiccato il fuoco

 

Secondo Rand Corporation, u n’organizzazione che conduce ricerche sulla sicurezza nazionale per il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, il 45% delle case americane custodiva una pistola nel 1980. Nel 2016 i potenziali possessori di armi da fuoco negli Usa erano scesi al 32%, grazie ai controlli sulle fedine penali degli acquirenti. Sin dall ’origine, gli americani hanno una lunga consuetudine d’uso con le armi: per la caccia, per le attività sportive, per il collezionismo, oltre che per la sicurezza personale e domestica. Il risvolto della medaglia è che più di 39.700 persone sono morte a causa di ferite da arma da fuoco negli Stati Uniti solo nel 2017. I dati sono ripresi dalle statistiche riportate dai C e n te rs for disease control and prevention e inclusi nel progetto di ricerca Gun policy in America. Se le sparatorie di massa, come la recente strage di bimbi nella scuola elementare di Uvalde in Texas, sono quelle che sconcertano di più l’o pi - nione pubblica, i numeri dimostrano che questi drammatici eventi non rappresentano la causa principale di mortalità legata al possesso di armi. Chi vive negli Stati Uniti ha sette volte più probabilità di morire per omicidio che se vivesse in un altro Paese ricco e ha 25 volte più probabilità di morire durante un omicidio con armi da fuoco. Tuttavia, «le sparatorie di massa che si verificano così regolarmente e che catturano così tanta attenzione rappresentano solo la metà dell’1% di tutte le vittime di armi da fuoco degli Stati Uniti ogni anno» si legge nella sezione intitolata «Politica sulle armi in America: una panoramica». Il problema non è tanto la quantità di armi in circolazione in America, ma dipende in prima istanza dagli individui a cui queste armi finiscono. Negli States vigono tre tipi principali di regolamentazione: le leggi sulla prevenzione dell’accesso ai bambini, che richiedono che le armi siano conservate in modo sicuro; le leggi statali sul diritto al trasporto, che specificano le persone a cui è vietato possedere qualsiasi tipo di arma da fuoco, oltre a individuare chi può portare armi nascoste (in genere agenti delle forze dell’ordine in servizio e in pensione) e le procedure per esercitare questo diritto; infine, la legge denominata Sta n d your ground law, o legge sulla resistenza, che consente ai cittadini di proteggersi se ritengono che le loro vite siano in pericolo. Durante il primo anno segnato dall’emergenza Covid19, negli Stati Uniti l’e s p l o s io - ne dell’epidemia è stata associata a un carico eccessivo di incidenti legati alle armi da fuoco, lesioni non mortali e decessi. Questa la fotografia di una recentissima indagine, Analisi della violenza sulle armi da fuoco durante la pandemia Covid-19 negli Stati Uniti, che individua un collegamento tra l’escalation della violenza armata e lo stravolgimento imposto alla vita delle persone nel biennio pandemico. Risultati: dal 1° marzo 2020 al 28 febbraio 2021 sono stati identificati 62.485 incidenti correlati alle armi da fuoco, 40.021 lesioni non mortali legate alle armi da fuoco e 19.818 morti per armi da fuoco. Il periodo di pandemia è stato associato a 8.138 incidenti in eccesso (aumento del 15%), 10.222 lesioni non mortali in eccesso (aumento del 34,3%) e 4.381 morti in eccesso (aumento del 28,4%). L’aumento della violenza legata alle armi da fuoco è stato più pronunciato da giugno a ottobre 2020, in particolare in Minnesota e nello Stato di New York. «Negli Stati Uniti, la pandemia di Covid-19 ha intensificato alcune condizioni che potrebbero contribuire alla violenza delle armi da fuoco ed è stato segnalato un recente aumento delle vendite di armi» scrivono gli autori della ricerca. In un altro passaggio, il nesso tra epidemia ed esplosioni di violenza è ancora più chiaro e tragicamente premonitore: «Il peggioramento delle condizioni economiche, la tensione psicologica e i traumi associati alla pandemia, combinati con un aumento delle vendite di armi da fuoco, potrebbero potenzialmente aumentare il rischio di violenza con armi da fuoco […] esacerbando così u n’altra grave crisi di salute pubblica negli Stati Uniti». A riscontrare queste ipotesi c’è un altro segnale allarmante: l’aumento vertiginoso del ricorso agli antidepressivi nella popolazione, inclusa quella infantile. Durante i lockdown le prescrizioni sono schizzate in tutto il mondo, come si legge nello studio Tendenze in aumento nelle prescrizioni e nei costi degli  antidepressivi in Inghilterra durante il Covid-19, pubb l ic a - to a giugno 2021 sul Natio n al Library of Medicine. Aumentati anche aggressioni, assalti, furti e cattiva condotta degli alunni in ambito scolastico. Così come i casi di suicidio, in particolare nelle adolescenti tra 12 e 17 anni, con un aumento del 15% di casi da inizio pandemia. Accanto a questa emergenza silenziosa, ce n’è un’altra, visibilissima e rumorosa, lungo le strade delle metropoli americane, da Washington, a New York a San Francisco, rappresentata dal popolo dei nuovi tossici. Secondo le stime del Cdc, 107.622 persone sono morte di overdose nel 2021 in America. Il tasso annuale più alto mai riscontrato, con un aumento del 15% rispetto al 2 02 0. «Le persone usano più droghe, diventano instabili mentalmente più spesso, e in alcuni casi uccidono gli altri. Che tipo di mente occorre per programmare di uccidere dei bambini in una scuola elementare? Devi essere così sconnesso dagli altri esseri umani da sembrarti normale» ha osservato il giornalista Tucker Carlson su Fox News. Come si produce questa disconnessione dagli altri? «Nel 2021 gli adulti americani hanno trascorso una media di 8 ore al giorno sui digital media, fissi sullo schermo e, anche se questa non sarà l’u n ic a causa, è evidente che disconnettersi dalla realtà può rendere violenti e disadattati, e spingere qualcuno fino alla pazzia». La durata media trascorsa dagli utenti, bimbi inclusi, tra web e social ha registrato un balzo del 20% rispetto al 2019. Uno dei giovani che ha speso la maggior parte del suo tempo on line, prima di pianificare la strage alla Robb Elementary School, è stato il diciottenne Sa lvad o r Ramos, che su Facebook ha annunciato che avrebbe sparato a sua nonna e poi si sarebbe recato in un istituto elementare. Anche lo sparatore di Buffalo Payton Gendron, che il 14 maggio ha sterminato 10 clienti in un negozio di alimentari, ha attribuito alla sua dipendenza dal web la colpa di essersi radicalizzato: «Ho speso un anno nel pianificare questo assalt o… Se solo potessi tornare indietro forse direi a me stesso di spegnere questi canali del c... e  di tornare alla vita rea l e » .



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