STUPIDA RAZZA

domenica 29 maggio 2022

«Se siamo malati è per i lockdown»

 



«La salute mentale è uno dei grandi temi di questo tempo», cinguettava due giorni fa il ministro della Salute, annunciando su Twitter di aver «firmato il decreto che attiva il bonus psicologico finanziato con 10 milioni di euro». Usufruibile per coloro che hanno un Isee fino a 50.000 euro, gli altri si arrangino e paghino di tasca proprio lo s tr i z zac e r ve l l i . La farsa è diventata realtà, Roberto Speranza pensa di vantarsi d’aver offerto un ristoro mentale a milioni di italiani che soffrono di «depressione, ansia, stress e fragilità psicologica a causa dell’em ergenza pandemica e della conseguente crisi socioeconomica», e che in base al reddito più basso potranno avere un contributo da 200 a 600 euro al massimo, spendibile in sei mesi. Considerato il tariffario della categoria, avranno giusto il tempo per abbozzare due dati anagrafici, pescare un sintomo nel calderone del disagio individuale e saranno già concluse le sedute a disposizione. «Un governo che è stato al centro del malessere degli italiani per due anni, attraverso misure fortemente repressive della libertà, e che cerca di cavarsela con dei bonus, mi sembra che stia effettuando un approccio patologizzante», commenta Claudio Risé, docente universitario e psicoterapeuta, oltre che scrittore. «Dopo aver impedito agli italiani di camminare all’aria aperta, per boschi e prati che abbondano nel nostro Paese e che avrebbero aiutato molto la psiche durante l’epidemia, mentre invece li limitava in casa o li obbligava all’uso della mascherina, semmai doveva offrire delle agevolazioni per corsi che aiutano ad avere un corpo sano, allenato, che reagisce meglio a stress e malattie», aggiunge l’esperto di psic h e. Il tweet di Sp e ra n za ha scatenato un gran numero di commenti critici, spesso feroci. «Siete stati voi a creare questi problemi psicologici, adesso le cure non servono», gli ha risposto Nicole. «Prima ci fa impazzire con inutili restrizioni poi ci dà il bonus psicologico. Fa tutto lui», posta Cecilia. «Non potrò pagare la bolletta della luce e quindi me la toglieranno, ma potrò raccontarlo allo psicologo», scrive Anita. «Fortuna che la salute mentale sia uno dei grandi temi di questo tempo, altrimenti ci avrebbe stanziato i soldi utili per una colazione al bar», chiosa un altro utente mentre Francesco suggerisce a Sp eranza «dimissioni irrevocabili», come miglior rimedio «per la salute mentale di noi italiani». Il ministro della Salute, che nemmeno rilegge quanto fa scrivere o che, più probabile, sa di psicologia quanto di virologia, nel decreto sul bonus afferma che lo possono richiedere coloro «che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico». Praticamente tre quarti degli italiani, dopo due anni di Covid. «Quella di S p e ra n za è una mossa opportunistica e insieme avventuristica, perché può suscitare delle aspettative infondate affrontando questioni che sono al di fuori delle competenze di uno Stato», ragiona R i s é. « L’unica cosa che il governo poteva fare e non ha fatto, era rafforzare la psiche consentendo la libertà di espressione, di scelta, di azione. La malattia comincia quando non si è più liberi». Quindi questo bonus è tardivo, inutile e per giunta offensivo nei confronti degli italiani che si sono visti togliere il libero arbitrio. «Una graduale sparizione della libertà organizzata proprio dal ministero della Salute», sottolinea il p ro fe s s o re. La circolare sul «beneficio», di cui tanto si vanta S p e ra n za , affronta con irritante puntigliosità i parametri con cui il bonus viene concesso. «Una sola volta» sarà usufruibile, e fino al massimo di 50 euro per ogni seduta, calcola il ministro, che vive su un altro pianeta e non conosce l’onorario di uno psicologo. Costretto a chiedere quella tariffa, il professionista trascorrerà il tempo facendo sudoku dietro la scrivania o limitando al l’essenziale il colloquio con lo sfortunato paziente. Il cittadino con indicatore della situazione economica equivalente inferiore a 15.000 euro, può ricevere un massimo di 600 euro per andare a farsi analizzare; quello che ha Isee compreso tra 15.000 e 30.000 euro, non riceverà più di 400 euro; se invece l’Isee è oltre i 30.000 euro ma non supera i 50.000, il bonus si riduce a 200 euro. Per tutti, dall’ac c og l i m e n - to della domanda che va presentata all’Inps, ci sono 180 giorni utili per decidersi ad andare dallo psicologo. Scaduto il termine, tocca a chi segue nella graduatoria. Graduatorie che, badate bene, «restano valide fino a esaurimento delle risorse». Perciò molte richieste saranno accettate, ma finiti i 10 milioni di euro stanziati, se non hai soldi per pagarti lo specialista dovrai curarti ansie o stress solo imbottendoti di farmaci. E poi c’è un aggravante: se c’era tanta urgenza di sostegno psicologico, perché ai professionisti che hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione è stato proibito di seguire i pazienti persino in smart working? «Vedo molta insolenza e tanta ignoranza in questo decreto», conclude R i sé. «Una mercificazione del rapporto psicologico decisamente scandalosa, che dovrebbe vedere noi professionisti decisamente contrari», anziché aderire all’i n i z i at iva comunicando i propri nominativi al Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi.

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