STUPIDA RAZZA

mercoledì 22 marzo 2023

Putin e Xi rafforzano l’asse: «Pronti alla pace cinese»

 

La forma è sostanza, per i russi. Vladimir Putin ha ospitato Xi Jinping al Cremlino in una cornice sfarzosa, perfetta per confermare l’amicizia senza limiti tra i due Paesi e, in particolare, con un leader al quale Mosca ha conferito la croce di San Giorgio, massima onorificenza militare del Paese. La sostanza, attorno alla quale ruota il pragmatismo cinese, è che l’alleanza tra i due leader si sta rinsaldando in nome «non di un’alleanza politico-militare che appartiene all’era della guerra fredda», ma di relazioni «superiori a questo tipo di cooperazione tra gli Stati». «Una partnership strategica ed economica», viene così definita nella dichiarazione firmata dai due presidenti al termine della seconda giornata della visita di Stato di quest’ultimo a Mosca. Si specifica che le relazioni tra Russia e Cina, inoltre, non sono dirette a nessuna terza Nazione, non sono conflittuali e «non costituiscono un blocco», come hanno detto i due presidenti. Morale: Vladimir Putin ha aggiunto che i rapporti tra Mosca e Pechino «sono al punto più alto nella storia dei nostri due Paesi». Pechino ha però staccato il dividendo antinucleare, centrale nel piano di pace presentato da Xi a Putin perchè «non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare che non dovrebbe mai essere lanciata». «Le potenze nucleari non devono dispiegare le loro armi nucleari oltre i loro territori e devono ritirare tutte le armi nucleari dispiegate all’estero», si legge ancora nella dichiarazione congiunta Russia-Cina, diffusa dalla Tass al termine dei colloqui di ieri. La Russia sostiene inoltre lo sviluppo dell’uso della valuta cinese nel commercio con Paesi terzi. «Sosteniamo l’uso dello yuan in pagamenti fra la Russia e Paesi in Asia, Africa e America Latina», ha detto il presidente russo Vladimir Putin, dimostrando di voler «navigare» nei pool creati dagli accordi creati dalla Cina attraverso accordi di swap per il clearing. «Le valute nazionali sono sempre più usate» nel commercio bilaterale e due terzi dello scambio fra Russia e Cina già avviene in rubli e yuan - ha sottolineato Putin - aggiungendo che «questa pratica va ulteriormente incoraggiata» così come va estesa la mutua presenza di istituzioni finanziarie e bancarie russe e cinesi. Ha detto di aver invitato Putin durante la cena di lunedì a visitare la Cina entro la fine dell’anno per partecipare a una riunione di alto livello dell’iniziativa regionale Belt and Road cinese. Niente tavoli stretti e smisurati, questa volta,tra Xi e Putin, ma due poltrone bianche affiancate adatte alle riprese ufficiali. Cena privata lunedì sera per i due presidenti con menù rigorosamente russo in sette portate e una durata di quattro ore mezza la sera di lunedì. Ieri in mattinata l’accoglienza trionfale nella sala di San Giorgio al Cremlino dove le pareti sono ricoperte da targhe in marmo bianco con incisioni in oro dei nomi delle unità militari e dei soldati insigniti dell’ordine di San Giorgio, istituito da Caterina la Grande. In quanto a coreografie i russi hanno da insegnare tanto ai cinesi, Xi ha salito lentamente la scalinata con tappeto rosso del Gran Palazzo del Cremlino mentre le guardie in uniformi da parata scattavano sull’attenti.Xi Jinping ha soggiornato in un nuovissimo Soluxe Hotel cinese situato in un sontuoso parco lungo il fiume nel centro di Mosca con alberi e piante provenienti da tutta la Cina. Ha usato una limousine Hongqi di fabbricazione cinese per guidare nella capitale. In una cerimonia coreografata sin nei minimi dettagli e immersa in un’atmosfera da piena di grandezza imperiale, i due leader sono entrati nell’enorme sala con lampadari da lati opposti e si sono stretti la mano al centro al ritmo degli inni nazionali russi e cinesi. Sono passati davanti a una fila di funzionari russi e cinesi per sedersi ai colloqui. Putin e Xi indossavano entrambi abiti neri e cravatte rosso scuro. Oggi, oltre i tappeti di velluto e gli inchini, si saprà cosa resta della proposta di pace cinese. Prima di partecipare ai colloqui con il Cremlino, Xi ha incontrato il primo ministro russo Milkhail Mishustin. Putin ha accolto con favore le proposte della Cina per una soluzione politica e un cessate il fuoco in Ucraina. Certamente il punto che proietta l’alleanza a due all’esterno, sul versante internazionale. Secca la risposta americana arrivata a breve giro per bocca del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby: «Putin ha difficoltà di risorse belliche in Ucraina, un cessate il fuoco congelerebbe la linea del fronte dandogli tempo e modo di riorganizzarsi».


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