Incentivi o meno alle fonti rinnovabili di energia, c’è un elemento che incide pesantemente nel determinare il divario tra il gran parlare delle stesse e l’assoluta insufficienza delle realizzazioni. Un elemento insito nella concezione della green economy come scelta strategica per far ripartire la crescita economica, come fattore di continuità e non di cambiamento rispetto a un sistema produttivo giunto al suo capolinea storico. Ciò che sfugge ai sostenitori della green economy è che la sostituzione delle fonti fossili con fonti rinnovabili implica una ristrutturazione complessiva del sistema energetico. La maggior parte dell’energia non dovrà più essere prodotta in grandi centrali, ma in una miriade di piccoli impianti per autoconsumo collegati in rete per scambiare le eccedenze.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5809-un-nuovo-futuro-per-la-green-economy.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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