Per
  la prima volta, il governo della Repubblica Popolare cinese permette  
sul suo territorio la circolazione di una valuta straniera accanto al  
renminbi, con lo stesso valore. 
 
 Tale
  permesso è valido solo per Suifenhe, città al confine con la Russia. 
La  moneta è il rublo russo. Il volume del traffico cittadino ammonta al
  10% del valore complessivo dell’interscambio sino-russo. Di fatto, con
  questa decisione, il governo cinese - ben noto per il suo pragmatismo -
  non ha fatto altro che rendere legale una pratica già abbondantemente 
 diffusa, prima che la pericolosa (benché prolifica) attività dei 
mercati  paralleli, invisa oggi più che mai dalle parti di Pechino, 
prendesse il  sopravvento. 
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