«Ciò che compriamo sono le merci, ciò che 
ci serve sono i beni. La società consumistica è costruita in modo da 
farci ritenere che tutti i beni debbano essere acquistati e tutto ciò 
che si acquista è un bene». È uno dei rhttp://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47184agionamenti alla base di un 
curioso quanto interessante piccolo libro di Maurizio Pallante 
(Monasteri del terzo millennio, Lindau, pp. 169, euro 13), ex docente di
 Lettere ed ex preside, noto come fondatore del «Movimento per la 
decrescita felice». La sua idea è che la società produce molto più di 
quello che serve, sostenendo lo spreco come elemento funzionale alla 
crescita, identificata nel Prodotto interno lordo. Mentre in realtà è 
possibile stare meglio producendo meno, senza intaccare l’evoluzione 
tecnologica, come sostenuto dal romeno Nicholas Georgescu-Roegen 
(1906-1994), teorizzatore della «bioeconomia» e dal britannico Richard 
Sennett, allievo di Hannah Arendt e docente alla London School of 
Economy; ma anche dall’italiano Claudio Napoleoni (1924-1988). Simbolo 
di questo ideale, secondo Pallante, sono i monasteri, comunità religiose
 che si sostengono attraverso autoproduzione e condivisione.
leggi tutto: 
 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47184
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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