STUPIDA RAZZA

martedì 7 gennaio 2014

Società liquida ma in gabbia di ferro


Le comunità premoderne obbligavano a forti appartenenze.
Si apparteneva alla famiglia, intesa come clan familiare allargato. Ne discendeva l’orgoglio di portare un certo cognome, il sentimento dell’onore, di un nome da non infangare per guadagnarsi la protezione che anche il clan familiare più povero poteva garantire.
Si apparteneva a una comunità di paese, o di quartiere nel caso delle città più grandi, coinvolti nei suoi riti, nelle sue sagre, nel suo spirito competitivo e campanilistico.
In epoca più moderna, l’epoca degli Stati nazionali, lo spirito di appartenenza alla città e alla regione si è esteso alla nazione, con le sue feste celebrative, il suo orgoglio patriottico, la sua bandiera.
Si apparteneva a una chiesa o, più modernamente, a un partito, con tutto lo spirito di conformismo e di sentimento di fedeltà che ciò comporta, ma anche con una carica autentica di passione personale.
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