Dalla mia personale esperienza, posso affermare che dietro ogni dolore
si celano infinite possibilità di crescita umana, di conoscenza, e
fattori imprescindibili per il raggiungimento della consapevolezza di sé
e del mondo.
Il trauma prodotto dal dolore, spaventa da una parte, ma per un altro
verso, come una lente di ingrandimento, mette a fuoco tutto ciò che
prima consideravamo normale, scontato, non degno di nota, di analisi e
di critica.
Così ogni parte e frammento del nostro essere viene vivisezionata,
l’osservazione amplificata e, per logica conseguenza, la capacità di
discernimento.
Ergo, se noi lasciamo il dolore alle spalle, per concentrarci invece sul
suo rovescio della medaglia, saremo in grado di capire gli infiniti
benefici di una tale esperienza per metterli poi a frutto e farne
tesoro.
Non c’è altro modo per crescere, per cambiare, e per attingere a quella
consapevolezza capace di produrre autentica felicità e libertà.
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http://www.stampalibera.com/?p=70385#more-70385
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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