STUPIDA RAZZA

domenica 31 maggio 2015

UN ALTRO CASTELLO PLUTOCRATICO IN CADUTA IN EUROPA

La Spagna potrebbe seguire il percorso della Grecia durante le elezioni nazionali a dicembre
E' quasi certo che i risultati delle recenti elezioni regionali in Spagna hanno innescato un altro allarme e hanno portato ulteriore ansia all'impero economico neoliberale europeo. La perdita di potere da parte del partito popolare al governo (PP) e dei socialisti, mentre Podemos e i partiti  anti-austerità a sinistra dello spettro politico “hanno il prestigio di mantenere il potere a Barcellona, potrebbero formare una coalizione per guidare la capitale spagnola.” (podemos -stanno-arrivando). Questo è stato sicuramente un terremoto politico che colpisce l'establishment politico della Spagna .
Varrebbe la pena ricordare che la Grecia è passata attraverso un percorso similare.
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sabato 30 maggio 2015

GLI STATI UNITI SI SVEGLIANO DI FRONTE AL NUOVO ORDINE MONDIALE (DELLA SETA)

I veri padroni dell’universo negli USA non sono meteorologi, ma forse stanno iniziando a capire da che parte tira il vento.
La storia potrebbe insegnare che tutto è iniziato con il viaggio di questa settimana a Sochi, guidato dal loro ragazzo dei giornali, il segretario di Stato John Kerry, che ha incontrato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e in seguito il Presidente Putin.

Verosimilmente un promemoria visivo ha fatto suonare i campanelli dei veri padroni dell’universo: l’Esercito Popolare di Liberazione [l’esercito cinese, NdT] che marcia accanto a quello russo nella Piazza Rossa nel Giorno della Vittoria. Nemmeno durante l’alleanza Stalin-Mao le truppe cinesi avevano marciato nella Piazza Rossa.
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giovedì 28 maggio 2015

Pedagogia della crisi continua

La lunga crisi economica, e non solo economica ma anche sociale, costituzionale, morale, culturale, sta letteralmente rieducando i popoli: questa è la riforma delle riforme. Insegna loro una lezione importante e penetrante. L’uomo impara ad interiorizzare una diversa e molto più modesta e docile concezione di se stesso, dei suoi diritti fondamentali, delle sue prospettive esistenziali. Taglia pretese e aspettative.
La crisi prevedibilmente verrà portata avanti, con gli strumenti di destabilizzazione descritti nei miei precedenti articoli (Comunitarismo e Realismo, Questa non è una Crisi Economica), finché questa lezione non sarà stata assimilata e finché la precedente maniera di considerare il mondo, la società, i diritti dell’uomo, non sarà stata dimenticata o perlomeno “sovrascritta” da una nuova coscienza, imperniata sugli elementi seguenti:
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51188

La nefasta ideologia del «vincente»

È impressionante, parlando con dei giovani "normali", scoprire quanto essi amino i vincenti. Credo sia questo il segno di un fallimento politico e pedagogico delle generazioni che ieri hanno voluto tentare di cambiare le cose in una direzione egualitaria e in nome della solidarietà con i perdenti, ed è un paradosso se si pensa che i non-vincenti sono almeno il 90 per cento degli abitanti del pianeta… Certo, non è bello essere o pensarsi perdenti, o immaginare, se giovani, di doverlo diventare, è più consolante farsi illudere dai propagandisti di una società diseguale che ti racconta come anche tu potresti diventare un vincente: ricco, famoso, importante, potente come le Star dello spettacolo, della cultura, della politica, dell'economia…
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Requiem del dollaro

La Russia presenta ufficialmente il suo nuovo circuito di pagamenti bancari, in cui VISA non è ancora accreditato; la Cina si prepara a mostrare i muscoli: le sue riserve auree sarebbero in grado di qualificare la valuta di Pechino come quella più affidabile del pianeta. Il dollaro e l’economia americana si preparano a lasciare il primato degli scambi internazionali. Non c’è posto per il dominio del dollaro nel business del XXI secolo, il futuro parla mandarino.
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Default Grecia: a giugno il clima è già torrido

L’Europa e il mondo - e tutti i giornalisti e commentatori embedded di varia natura e capacità - scopronodunque che la Grecia ha le casse vuote. Scoprono che il piano messo a punto dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Centrale Europea e dall’Unione Europea, molto semplicemente, non ha funzionato. Scoprono insomma l’acqua calda. Ribadiscono quello che l’aritmetica e la logica avevano preannunciato da tempo. E pretendono di avere ancora la autorevolezza di spiegarne i perché.
Molto più modestamente, alcune altre centinaia (di migliaia) di persone, di giornalisti con poca visibilità, e di siti e sitarelli di vario tipo, avevano invece fatto notare da anni una cosa che non era frutto di chissà quale elucubrazione intellettuale, ma di semplice e pura logica: non poteva funzionare. 
La differenza tra i due ambiti dunque non risiede in chissà quale capacità analitica che i primi non hanno avuto e i secondi invece sì, quanto nella onestà di pubblicare o meno delle previsioni che era facilissimo si sarebbero avverate.
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Il dominio e il riscaldamento globale

Dan Kahan è docente alla Yale Law School ed è autore di un interessante studio sulla relazione tra differenti visioni del mondo e consenso sul cambiamento climatico. I ricercatori di Yale hanno scoperto che la quasi totalità delle persone con tendenze “egualitarie” e “comunitarie” (ovvero inclini all’azione collettiva e alla giustizia sociale, e caratterizzate dalla preoccupazione per le disuguaglianze e dal sospetto verso il potere delle corporation) accolgono senza discutere il consenso scientifico sul riscaldamento globale.
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Il Califfato voluto dagli Usa

Mentre l’Isis occupa Ramadi, la seconda città dell’Iraq, e il giorno dopo Palmira nella Siria centrale, uccidendo migliaia di civili e costringendone alla fuga decine di migliaia, la Casa Bianca dichiara «Non ci possiamo strappare i capelli ogni volta che c’è un intoppo nella campagna contro l’Isis» (The New York Times, 20 maggio).
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Ma perché trasformare in guru il povero, banale Saviano?

Saviano al posto di Bocca. Uno che non ha mai detto nulla di interessante, che non ha un’idea in croce, che scrive male e banale, che parla come una macchinetta sputasentenze, che brancola nel buio di un generico civismo, che è stato assemblato come una zuppa di pesce retorico a partire da un romanzo di successo, si prende la rubrica di un tipo tosto che di cose da dire ne aveva fin troppe. Saviano a La7 per tre giorni con l’auricolare di Serra e la bonomia un po’ spenta di Fazio, un rimasuglio di tv dell’indignazione, una celebrazione di quella cazzata che è l’evento, il tutto destinato a sicuro successo di critica e di pubblico: il nulla intorno alle parole, ridotte barbaramente al nulla dell’ideologia, e tutt’intorno un uso cinico della condiscendenza verso il piccolo talento dell’ordinario. Saviano a New York, come un brand scassato alla ricerca della mafia già scoperta da Puzo, Coppola e Scorsese, una specie di Lapo in cerca di marketing sulle orme di Zuccotti Park, tranne che Lapo fa il suo mestieraccio.
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È “possibile” tornare ad essere radical chic di sinistra ora che Renzi è di destra

Pippo Civati ci vuole fregare una seconda volta. Ci era riuscito quando da bastiancontrario all’interno del Partito Democratico, ed in linea con il Movimento 5 Stelle, si opponeva a tutta una serie di riforme renziane (ritorno al Mattarellum, acquisto F-35, Italicum, ecc.). Con quella strategia non faceva altro che rinforzare il consenso del PD nonostante il crescente dissenso nei confronti di Matteo Renzi, considerato da molti ormai la perfetta continuazione di Silvio Berlusconi. 
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Tre colpi di stato


Spesso, quando si parla di “colpo di stato”, si intende il rovesciamento di un governo manu militari, ovvero avvalendosi dell’uso della forza e della minaccia delle armi. Ma quello militare non è l’unica forma di colpo di stato possibile. Qualsiasi azione che abbia come fine la sostituzione delle cariche pubbliche o la caduta di un governo può essere considerata golpista, anche se non si avvale della forza bellica.
In Italia ne esistono alcuni esempi, seppure inscritti dalle cronache nel normale corso storico “legittimo” delle istituzioni. Nella storia repubblicana, dalla Costituzione del ’48 ad oggi, si possono enumerare tre colpi di stato, differenti nella forma, ma tutti uniti da un identico filo rosso: il golpe del biennio ’78-’79; quello giudiziario del ’92; quello economico-finanziario del novembre 2011.
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Crisi e collasso: una sfida inedita

Mi sembra necessario distinguere tra crisi e collasso, non perchè si escludano, ma perchè incarnano due analisi diverse. [Raúl Zibechi]




Una delle difficoltà che affrontano i movimenti antisistemici e quanti di noi continuano ad essere impegnati nel costruire un mondo nuovo, consiste nel non riuscire a definire con certezza quanto sta succedendo davanti ai nostri occhi. A grandi linee, coesistono due punti di vista non necessariamente contrapposti, però ben diversi: quelli che sostengono che ci troviamo davanti ad una crisi, sebbene superiore alle crisi cicliche dell'economia capitalista, e quelli che propendono nel ritenere che l'umanità sta andando verso una situazione di collasso causata dal sistema.
Mi rendo conto che si tratta di un dibattito teorico con forti implicazioni pratiche, poiché ci troviamo davanti a due situazioni molto diverse. Vale la pena di ricordare che in altri periodi della storia recente, l'ascesa del nazismo, per esempio, ha provocato profonde divergenze nelle sinistre dell'epoca. Non erano pochi coloro che disconoscevano l'importanza del nazismo quale vera mutazione sistemica e pensavano che si trattasse di un regime autoritario simile ad altri che avevano già conosciuto. Tuttavia, con il passare del tempo, possiamo trovarci d'accordo con Giorgio Agamben sul fatto che il campo di concentramento ha modificato alla radice la politica, insieme a quello che ha definito come stato d'eccezione permanente.
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martedì 26 maggio 2015

CINA Brusca frenata per l’economia

GRAZIE ALLA GLOBALIZZAZIONE BELLEZZA.......................
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https://ia700409.us.archive.org/11/items/cina_hard_landing_201505/cina_hard_landing.pdf

La classe politica al servizio delle grandi entità bancarie sovranazionali

Copia della denunzia dell’On. Mario Borghezio, rappresentato e difeso dall’avv. Alfonso Luigi Marra, nonché dello stesso avv. Marra anche in proprio.
Oggetto: Accertare se i derivati dello Stato ed il debito pubblico siano stati illecitamente gestiti direttamente dalle banche controparti attraverso ignoti dipendenti infedeli del MEF usati come ‘teste di legno’ di altre ‘teste di legno’ di maggior grado del sistema bancario.
È emerso, in tema di derivati e di gestione del debito pubblico, che i Ministri ed i Presidenti del Consiglio hanno accettato, lungo gli anni, di essere interdetti ad esercitare alcun potere decisionale per lasciarlo esercitare direttamente dalle banche attraverso oscuri dirigenti, funzionari, dipendenti – infedeli – collocati nel MEF da altri dipendenti di maggior rango sempre delle banche pseudo-pubbliche o private, quali governatori, presidenti ecc.
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 https://mail.google.com/mail/u/0/?tab=wm#inbox/14d58135136d5541

DRAGHI: EURO E L’ITALIA SONO REVERSIBILI.

Si avvertono i signori spettatori che lo spettacolo non è adatto ai sognatori. Le parole e immagini che seguono potrebbero risultare particolarmente forti, si avverte quindi di mandare a letto i bambini e si raccomanda alle persone deboli di cuore di cambiare canale.

“Non c’è momento migliore per fare le riforme che ora”.

Poi una frase che potrebbe essere forse letto anche come un riferimento all’Italia: “Un Paese che approva la riforma del sistema pensionistico e poi cambia idea ogni anno non ottiene alcun beneficio a breve termine”. Anche se precisa: “I banchieri centrali non vogliono essere invadenti e non vogliono dire ai governi cosa devono fare”.
Delicato no, ma facciamo un passo indietro nella storia, mentre loro non vogliono essere invadenti e non vogliono suggerire nulla, se non … IMPORRE!
“Non c’è momento migliore per fare le riforme che ora”. “Non c’è momento migliore per fare le riforme che ora”. “Non c’è momento migliore per fare le riforme che ora”.
Blind Faith, si fede cieca, abbi fede in noi, noi sappiamo quello che è bene per te!
Ricordate?
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2015/05/25/draghi-euro-e-litalia-sono-reversibili/

IL PIANO DELLA MAFIE FINANZIARIA GLOBALE PER LA GRECIA E’ CONFERMATO

Paul Mason, per mezzo del suo articolo “Why Geece’s Syriza party is not sticking to the script on an IMF deal”[Perchè la il partito Syriza greco non si sta attenendo alla sceneggiatura per un accordo con il FMI, NdT] dà conferma del piano dei lobbysti della finanza globale per la Grecia.
Nello specifico:
“Nel copione che piace all’eurozona, la conclusione prospettata è: Syriza si divide, il ministro delle finanze Varoufakis mantiene il suo impegno di non firmare una resa e si dimette. Si forma un governo di centro-sinistra, con Tsipras alleato del partito di centro Patami e con il tacito supporto dell’ala liberale del partito Nuova Democrazia. Il debito viene alleggerito, ma alle condizioni dettate dai prestatori e Syriza sopravvive fino a completare la sua trasformazione in un partito socialdemocratico di centro-sinistra”.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15096

NON PODEMOS

In Spagna vince Podemos, una sinistra giovane che fa la sinistra e con un leader serio che alimenta speranze, che vedremo se saprà soddisfare, ma intanto segnala la vitalità di una democrazia giovane e in buona salute. Nella cattolicissima Irlanda vincono addirittura i matrimoni gay, mentre noi siamo ancora qui a domandarci se sia il caso di riconoscere le unioni civili, patrimonio comune della destra e della sinistra in tutto il resto d’Europa. E l’Italia? L’altra sera, come ogni tanto gli accade quando è sovrappensiero, Berlusconi ha detto almeno una cosa vera a Che tempo che fa. Vera e al contempo agghiacciante: i due Matteo, nel senso di Renzi e Salvini, sono i beniamini dei sondaggi e degli elettorati di centrosinistra e di destra perché sono sempre in televisione. Il fatto che abbiano poco di nuovo da dire, e che quel poco sia perlopiù falso, non conta: lo dicono benissimo, e tanto basta in tv, dunque nella testa degli italiani. 
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L'ITALIA E' IL SECONDO PAESE CAVIA DELL'ESPERIMENTO LIBERISTA DOPO LA GRECIA

Non votare Pd, unico antidoto al potere assoluto renziano
Nel 1953 quella che fu allora chiamata legge elettorale truffa non scattò perché la Democrazia Cristiana ed i suoi alleati non raggiunsero il quorum richiesto del 50%+1 dei voti validi. Quella che doveva essere un'alleanza al centro in grado di acchiappare consenso in tutte le direzioni perse invece voti ad ampio raggio, alla sua sinistra prima di tutto, ma anche alla sua destra. Il progetto autoritario allora aveva respinto, invece che attrarre.


 
Oggi l'Italicum è molto più pericoloso della legge truffa del '53, che comunque assegnava un premio parlamentare consistente a chi già avesse conseguito la maggioranza assoluta dei voti. Oggi grazie al trucco del ballottaggio, che aggira la sentenza della Corte Costituzionale, un partito come il PD che, aldilà dell'exploit delle europee si attesta normalmente attorno al 30% dei voti validi, potrà conseguire una maggioranza assoluta priva di contrappesi e controlli. Ho detto il PD ma in realtà avrei più correttamente dovuto dire il suo segretario presidente Renzi, che si è costruito un sistema di governo che gli darà un potere praticamente assoluto.
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IN EUROPA STA EMERGENDO UN NUOVO GRANDE ACCORDO, CON LA GERMANIA CHE SI ADEGUA ALLA VITTORIA DI CAMERON

“Tutti sono consapevoli del fatto che la Gran Bretagna è il prossimo grande problema che si profila all'orizzonte. L’impressione è che dobbiamo salvare i britannici da se stessi”, ha dichiarato “Friends of Europe”.
La Germania ha aperto la porta ad un “grande accordo” e a possibili modifiche del “trattato costitutivo” per evitare che la Gran Bretagna si tiri fuori dall'Unione Europea. Un rischio considerato “disastroso” per gli interessi tedeschi e per la stabilità a lungo termine dell'UE.

"Abbiamo un grande interesse a che il Regno Unito resti un membro forte ed impegnato [dell’UE]", ha dichiarato Wolfgang Schäuble, Ministro delle Finanze tedesco.
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COME TI ANNUNCIO IL SUPERBOTTO FINANZIARIO IN TRE GRAFICI

Si rimane sconcertati a vedere persone -che si presume avere una specializzazione oltre ad un cervello- affannarsi a discercere su pochi. sedicenti decimi di punto in più di Pil rispetto allo scorso. Specie, dopo che si è visto una giornalista del Sole 24 andare in estasi per uno 0,2 di Pil in più, se magari si è consultato questi tre semplici grafici che circolano in rete.
Eccoli.
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“HO IL SENSO DELLA FINE”, DICE L’UOMO CHE VALEVA 1.700 MILIARDI DI DOLLARI. E TU CHE HAI 21 ANNI CE L’HAI QUEL SENSO?

Forse meglio ascoltarlo, l’Imperatore dell’Impero del Male. In fondo, ed è poca consolazione per te ragazzo, ragazza, anche lui ha un Padrone, il Padrone ultimo di tutto, anche di quella leggenda buffona di Dio con la barbetta bianca. Sì, l’Imperatore del Male ha anche lui un Padrone.
La Morte.
E lo sa.

Ecco allora che Bill Gross, l’Imperatore che valeva 1.700 miliardi di dollari (il PIL di tutta l’Italia), fa una pausa. Vale la pena ascoltarlo, fidatevi. Lui ha sentito a 70 anni appena compiuti, e per la prima volta, la voce del Padrone. Mi chiedo, anche se non ho la risposta, quale sia la differenza fra il sentire il richiamo del Padrone, che è una folata sulla nuca con questo suono…
Io distruggerò te e tutto di te…
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sabato 23 maggio 2015

REDDITO DI CITTADINANZA: GUFI E STRIGIFORMI

 UN PRIMO PASSO VERSO IL VERO RDC.
L’attuale dibattito sul Reddito di cittadinanza (o meglio Reddito minimo garantito) vede schierati diversi strigiformi, che si contendono la presunzione della verità: gufi reali, civette sparvieri e assioli comuni. Naturalmente i gufi reali (nome scientifico Bubo Bubo) emettono il loro verso lugubre e cupo direttamente dagli schermi televisivi, prediligono ambienti freschi e riparati (dal dibattito democratico), e rivestono ruoli istituzionali di prestigio. Le civette sparvieri invece sono quei parolai che frequentano i vari talk show nazionali, scrivono su rotoli di carta igienica, piuttosto nociva però se utilizzata per il suo fine naturale (meglio se usata per accendere il camino), e si occupano di spargere notizie-esca, per distrarre e disinformare il pubblico di massa.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15084

venerdì 22 maggio 2015

Non votare Pd, unico antidoto al potere assoluto renziano

Nel 1953 quella che fu allora chiamata legge elettorale truffa non scattò perché la Democrazia Cristiana ed i suoi alleati non raggiunsero il quorum richiesto del 50%+1 dei voti validi. Quella che doveva essere un'alleanza al centro in grado di acchiappare consenso in tutte le direzioni perse invece voti ad ampio raggio, alla sua sinistra prima di tutto, ma anche alla sua destra. Il progetto autoritario allora aveva respinto, invece che attrarre.

Oggi l'Italicum è molto più pericoloso della legge truffa del '53, che comunque assegnava un premio parlamentare consistente a chi già avesse conseguito la maggioranza assoluta dei voti. Oggi grazie al trucco del ballottaggio, che aggira la sentenza della Corte Costituzionale, un partito come il PD che, aldilà dell'exploit delle europee si attesta normalmente attorno al 30% dei voti validi, potrà conseguire una maggioranza assoluta priva di contrappesi e controlli. Ho detto il PD ma in realtà avrei più correttamente dovuto dire il suo segretario presidente Renzi, che si è costruito un sistema di governo che gli darà un potere praticamente assoluto. 

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 http://temi.repubblica.it/micromega-online/non-votare-pd-unico-antidoto-al-potere-assoluto-renziano/

Il moralismo neoliberale

Esiste una certa lettura moralistica, molto lacunosa e non suffragata da dati empirici, che concepisce la crisi come prodotto della corruzione, degli sperperi della finanza pubblica e dei redditi del ceto politico. Attorno a quest'ultimo è sorta tutta una sottocultura che accusa la "casta" di essere un terribile flagello per le casse dello stato, ma soprattutto di ricevere rendite immorali e molto al di sopra di quella che sarebbe una giusta retribuzione. Questa subcultura che ha un notevole successo popolare, quanto una totale incapacità di inquadrare la questione entro un'ottica scientifica e razionale, limitandosi all'invettiva e allo sfogo verbale di un imprecisato malessere, è stata avallata e incoraggiata da numerosi intellettuali e giornalisti, molti dei quali fino a ieri sostenevano proprio quella "casta" considerata oggi come l'origine di tutti i mali.
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 http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=119858&typeb=0&Loid=315&Il-moralismo-neoliberale

La "scusa" del terrorismo e la perdita dei diritti

È dal giugno del 2013, quando Il The Washington Post ed il The Guardian pubblicarono le rivelazioni di Edward Snowden sulle attività di intercettazione e sorveglianza a tappeto messe in atto dalla Nsa, che il termine "sorveglianza di massa" è entrato nella discussione pubblica e nella consapevolezza collettiva.
Se da un lato è proprio di questi ultimi giorni la notizia che una Corte Federale di New York ha dichiarato "illegali" queste attività di sorveglianza, dall'altro, proprio in Europa, dopo gli attentati terroristici di Parigi, i governi di Francia e Spagna, sostenuti dai rispettivi parlamenti, hanno avviato un'attività di legiferazione mirata a censurare la libertà di espressione e ad attivare meccanismi giuridici e tecnologici volti a controllare massivamente i cittadini e le loro comunicazioni.
Con grave pericolo per la democrazia di quei paesi. Ma anche con il timore che quella che sta diventando una vera e propria deriva autoritaria, possa espandersi ad altri paesi del vecchio continente o comunque minarne l'integrità e la fragile unità istituzionale.
Per Stefano Rodotà è un momento di importante verifica della tenuta delle istituzioni ed ordinamenti europei da cui potrebbe nascere, sul piano della democrazia, un'Europa a due velocità.
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Capitalismo di Stato?

Uno dei caspisaldi ideologici del neo liberismo (e forse il principale) è stato l'espulsione dello Stato dall'economia: le grandi holding statali (come le Partecipazioni Statali in Italia), dove c'erano, sono state smantellate e in gran parte privatizzate; alcune grandi aziende pubbliche, come quelle nel settore dell'energia e dei trasporti in alcuni paesi (come Francia e Italia) sono state trasformate in società per azioni di cui lo Stato è l'unico azionista o comunque quello di riferimento, ma con la tacita intesa che, prima o poi si sarebbe privatizzato tutto.
Negli anni del furore neoliberista, lo Stato nazionale era ormai un ferrovecchio, che sarebbe stato via via sostituito da una complessa serie di organismi transnazionali, pattizi e privatistici ed insigni giuristi come Francesco Galgano o Gerhard Taubner si sono spinti a parlare di una nuova lex mercatoria. Allo Stato restavano solo determinati compiti come emettere moneta, assicurare la difesa, mantenere l'ordine interno e così via.
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La tormenta e il pensiero critico

Pensiero critico: pensiero che cerca la speranza in un mondo dove sembra che non esista più, che apre quel che è chiuso, che scuote quel che è fermo. Il pensiero critico è il tentativo di comprendere la tormenta e qualcosa in più. È capire che nel centro della tormenta c'è qualcosa che ci dà speranza.
La tormenta arriva, o meglio è già qui. È già arrivata ed è molto probabile che si vada intensificando. Abbiamo un nome: Ayotzinapa. Ayotzinapa come orrore, e anche come simbolo di tanti altri orrori. Ayotzinapa come espressione concentrata della quarta guerra mondiale.
Da dove viene la tormenta? Non dai politici, sono solo esecutori della tormenta, niente di più. Non dall'imperialismo, non è un prodotto degli stati, nemmeno di quelli più potenti. La tormenta nasce dalla forma nella quale la società è organizzata. È espressione della disperazione, della fragilità, della debolezza di una forma di organizzazione sociale che ha già superato la sua data di scadenza, è espressione della crisi del capitale.
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MI FIDO DI TE ? (PREGIUDIZI SALVIFICI)

È tempo dell’annuale festival di Cannes, le cui proiezioni, per i comuni fruitori, potranno essere visionate solo prossimamente; nel frattempo, però, ci si potrebbe indirizzare verso un più abbordabile e sicuro cinema d’essai per scovare un certo film presentato proprio l’anno scorso nella suddetta kermesse cinematografica. “Forza maggiore” è il titolo dell’opera, Ruben Östlund il regista.
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SARA’ CONFISCATO ANCHE IL DENARO DEI CONTI BANCARI GRECI COME A CIPRO?

Ricordate cosa accadde quando Cipro tentò di sfidare l'Unione europea? Alla fine, crollò l'intero sistema bancario del paese e fu confiscato il denaro dei conti bancari privati. Ebbene, anche alla Grecia potrebbe toccare una sorte simile. Fino ad oggi, il governo Greco non ha ricevuto denaro dall’U.E. né dal FMI dall’agosto del 2014. Come potete immaginare, questo significa che i conti pubblici Greci sono in secca. Il nuovo governo Greco continua a insistere sul fatto che non potrà mai "violare il suo mandato anti-austerità", ma la vite si va stringendo sempre più.
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SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA!

Buongiorno Italia. Ecco il biglietto da visita ufficiale dell'anno 2015: pressione fiscale al 50 per cento, aumento della disoccupazione del 108 per cento. 
Non lo sapevate ancora? Lo Stato sul lavoro produttivo è nostro socio paritario, anche se non ha mai contribuito al sodalizio. Vale a dire: dal nostro sudore il governo nazionale incassa ogni anno la metà del guadagno senza muovere un dito. In uno Stato sociale (Welfare State) questi proventi dovrebbero necessariamente essere utilizzati prioritariamente per l'istruzione pubblica, per la sanità pubblica, per la promozione della cultura e della pratica sportiva, e per la salvaguardia concreta del patrimonio storico-archeologico, invece il governo tricolore li usa per sostenere la guerra alleata (100 milioni di euro al giorno, di cui 20 per l'aerosolchemioterapia bellica dall'alto dei cieli). Infatti alla scuola, per esempio, sono stati recentemente sottratti dall'esecutivo abusivo, imposto dal napolitano ma non votato dal popolo sovrano, ben 4,2 miliardi di euro.  

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 http://www.stampalibera.com/?a=29504

Il TPP di Obama ci attira verso la tomba

“Dobbiamo assicurarci che l’America scriva le regole dell’economia globale, e dovremmo farlo oggi mentre la nostra economia è in una posizione di forza. Se non scriviamo le regole del commercio mondiale, indovinate un po’, lo farà la Cina. E le scriverà in modo da far prevalere i lavoratori e le imprese cinesi.”
(Barack Obama sul Partenariato Trans-Pacifico in un discorso tenuto alla fabbrica Nike dell’Oregon l’8 maggio 2015)
Proprio queste poche parole di Obama, lo sforzo più noto delle sue relazioni pubbliche per guadagnare consenso al TPP (Partenariato TransPacifico) e ampiamente rappresentativo del pensiero della nostra elite imperiale, sono così rivelatrici, sbagliate e pericolose su così tanti livelli che non si sa da dove cominciare. Di fatto esse portano i semi della nostra distruzione. E sono incentrate sulla Cina.

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http://www.controinformazione.info/il-tpp-di-obama-ci-attira-verso-la-tomba/

giovedì 21 maggio 2015

La Russia, la Turchia e il nuovo sirtaki greco

Di questi tempi l’Unione Europea ha un’abilità inspiegabile nello spararsi sui piedi. Spinta dalle forti pressioni della russofobica amministrazione di Washington e di vari governi russofobici dell’UE, l’anno scorso Bruxelles ha deciso di intraprendere dei passi per bloccare gli accordi bilaterali tra l’azienda pubblica russa Gazprom e paesi dell’UE ,quali la Grecia e la Bulgaria per l’acquisto di gas da un nuovo gasdotto russo che avrebbe dovuto chiamarsi South Stream, la controparte meridionale del North Stream tra Gazprom e la Germania.
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 http://www.controinformazione.info/la-russia-la-turchia-e-il-nuovo-sirtaki-greco/#more-10982

YELLEN: NESSUN AUMENTO DEI TASSI A GIUGNO!

Qualche settimana fa…
MILANO (MF-DJ)–Le quotazioni del mercato azionario sono “abbastanza alte”. Lo ha detto il presidente della Federal Reserve Janet Yellen, parlando a Washington nel corso della conferenza Finanza e Societa’. “Quando la Fed decidera’ che e’ tempo di alzare i tassi, cercheremo di comunicare al mercato in anticipo la nostra politica, non prenderemo i mercati di sorpresa”
Una piccola pausa tanto per dimostrare che è difficile prendere di sorpresa i soliti noti, quelli che le notizie le sanno il giorno prima come è accaduto con le dichiarazioni di Couere in una cenetta intima, dove era presente qualche coniglio dalle orecchie lunghe…
Ma proseguiamo, in fondo la finanza è il cimitero dei polli, il regno delle volpi…
… “quando i tassi di interesse inizieranno a salire sarà possibile osservare un balzo dei tassi di lungo termine”.
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ITALIA: IL DEFAULT PROSSIMO VENTURO!

Siamo stati tra i primi in Italia a raccontarvi come tutto ciò che sta accadendo alla Grecia, ma non solo, in buona parte era dovuto al disperato salvataggio delle banche tedesche e francesi …
(…) un punto di vista sulla crisi del debito europeo e la crisi greca, è che si tratti di un tentativo elaborato dal governo tedesco per conto delle sue banche per ottenere indietro i loro soldi senza richiamare l’attenzione su ciò che stanno facendo.
Il governo tedesco dà i soldi al fondo di salvataggio dell’Unione europea in modo che possa dare i soldi al governo irlandese in modo che il governo irlandese può dare indietro denaro alle banche irlandesi così le banche irlandesi possono rimborsare i loro prestiti alle banche tedesche.
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UK: BENTORNATA DEFLAZIONE!

Chi ci segue da anni ha imparato che la verità è figlia del tempo su Icebergfinanza, non perchè siamo figli di indovini, ma perchè abbiamo sposato la storia, l’analisi empirica.
Certo siamo stati profeti nel novembre dello scorso anno guardando al 2015… MACHIAVELLI 2015: ESPLOSIONE DEFLATTIVA … non c’è nazione nell’economia che conta che non sia stata colpita dall’esplosione deflattiva, dalla politica monetaria accomodante, dalla Cina all’Autralia sino all’ultima arrivata l’Inghilterra è un record storico dietro l’altro per l’inflazione e la dinamica dei tassi.
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LA PRIMA CASA E' IMPIGNORABILE, LA SECONDA E LA TERZA ESPROPRIABILE PER PUBBLICA UTILITA' IN FAVORE DEGLI IMMIGRATI. (PAROLA DEI PDDINAMITARDI)

Siamo alla svolta stalinista. 
Appurato che la questione quote immigrati da sobbarcarsi tra stati europei è un fallimento totale, perché 12 paesi su 28 se ne fottono e il resto accetta solo veri profughi e non presunti tali – sfruttabili dalle coop rosse che ci prosciugano le tasche con le porcate del Mare Loro a scapito dei tritoni che si bevono ogni cazzata somministrata come il lavoro temporaneo e sottopagato all’EXPO – non resta che una soluzione straordinaria da trasformare in ordinaria e poi in Legge coercitiva contro la Proprietà Privata immobiliare dei risparmiatori italici.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15079

KULTURA ITALIANA IN ITALIA

Kultura italiana in Italia = ultimo modello di smartphpone; ultimo modello di tablet; ultimo modello di app; ultimo modello di televisore; ultimo modello di auto; lavare l’auto col detersivo nel cortile di casa; squadra di calcio, comprensiva di allenatore, presidente e bilancio; TG1; TG5; la cronaca nera; Renzusconi; il Bunga Bunga; l’evasione fiscale; le escort; le veline; la moglie trofeo; la fidanzata trofeo; l’accompagnatrice trofeo; la segretaria trofeo; la presentatrice trofeo; le ministre trofeo;
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L’EUROPA DOVRA' AFFRONTARE UNA SECONDA RIVOLTA. I SOCIALISTI PORTOGHESI IN FORTE ASCESA RESPINGONO L’AUSTERITA’

La Germania è preoccupata perché qualsiasi concessione alla Grecia farà inevitabilmente scattare una sorta di contagio politico, in grado di provocare in tutta l’Europa meridionale il collasso della disciplina fiscale.
L’Europa corre il rischio di una seconda rivolta delle forze di sinistra del Sud. Il Partito Socialista del Portogallo ha promesso di sfidare le richieste di austerità dei creditori, e di bloccare eventuali ulteriori licenziamenti dei dipendenti pubblici.
"Noi attueremo una politica all’opposto", ha dichiarato Antonio Costa, leader dei socialisti portoghesi.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15076

PARLA CRAXI

Quelle che seguono sono alcune citazioni che ho estratto dal volume "Io parlo e continuerò a parlare", una raccolta di note e appunti di Bettino Craxi dall'esilio, redatti negli anni novanta fino alla morte avvenuta nel 2000. Sono a metà della lettura del libro e questi sono i passaggi che ho trovato finora particolarmente significativi ed in alcuni casi sorprendenti, agghiaccianti, al limite della preveggenza.
I  pericoli che Craxi vede, vent'anni fa,  per il futuro dell'Italia, sono ora qui davanti a noi in tutta la loro crudezza. Coloro che "si sono salvati" a differenza di chi, come lui,  è finito tra i sommersi, ora sono i protagonisti assoluti di quella che il leader socialista chiamò allora violenta normalizzazione
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LE 80 PERSONE PIU' RICCHE DEL PIANETA POSSIEDONO TANTO QUANTO LA META' POVERA DELLL'UMANITA'

Il recente rapporto dell'Oxfam, "Ricchezza: avere tutto e volere di più"(link) contiene cifre sconcertanti che la stampa non ha  divulgato a sufficienza; così, le conclusioni e l'affidabilità delle sue fonti saranno discusse qui. I risultati saranno poi correlati al dibattito politico delle presidenziali americane 2016, che affronta il tema dell'uguaglianza e della disuguaglianza.

In primo luogo, i risultati:
1. Le 80 persone più ricche del pianeta possiedono tanto quanto la metà più povera dell’umanità.
2. Durante il periodo 2009-2014, la ricchezza delle 80 persone è raddoppiata, ma la ricchezza del  50%  della popolazione è leggermente diminuita.
Ora, le fonti:
Questi dati sono calcolati dalla rivista Forbes, per quanto riguarda gli individui più ricchi del mondo, e dal Credit Suisse Global Wealth Databook del 2014 (link), per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza globale.
La fonte sugli 80 più ricchi:
Ci sono due liste di questo tipo, una di Forbes e l'altra di Bloomberg.. Le due liste generalmente corrispondono, ma a volte ci sono enormi differenze. Ad esempio, l'8 maggio 2015, Forbes mostra lo svedese Ingvar Kamprad, il proprietario di Ikea, all'ottavo posto con  43.1 miliardi di dollari, ma Bloomberg lo pone al 497esimo posto con  3.5 miliardi.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15071

MANUALE PER LA DESCRIZIONE DELLA FINE DEL GIORNALISMO

Cari amici e lettori, mi permetto di sottoporre alla vostra lettura questo magistrale pezzo di Andrea Tarquini, apparso su Repubblica online. «Macedonia nel caos migliaia in piazza "Via il premier spia"» . Lo definisco magistrale, con gratitudine, perché svolge un servigio prezioso al mio modesto lavoro di scardinamento del mainstream giornalistico. Infatti in questo articolo c'è già tutto, in forma concentrata. Leggetelo e vi divertirete.

Intanto il Tarquini scrive da Berlino e racconta di cose scritte da altri, nessuna delle quali è verificata. Inneggia visibilmente a Maidan, cioè è molto contento di quanto, secondo lui, accade a Skopje. Evviva! A questo Gruevski faremo fare la fine di Yanukovic. La folla, di "decine di migliaia" (dicci quante, Tarquini) manifesta "voglia di unità nazionale".
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15072

mercoledì 20 maggio 2015

«La via d’uscita dal debito? Tassare i grandi patrimoni»

Siamo alle solite. Debito pubblico che ci sovrasta, quindi stringiamo la cinghia, austerità, tagli a servizi, tasse. Un circolo vizioso in cui l'Italia è invischiata da un pezzo. E ci dicono che per non farsi schiacciare del tutto e per non andare in bancarotta occorre spremere ancor più il paese. Ma non ce lo dicono forse da troppo tempo? E tutti i tagli a servizi, sociale, scuola e sanità di questi ultimi 30 anni a cosa sono serviti? E' questa la strada giusta? O è forse il momento di una trasformazione radicale e strutturale non solo delle azioni, ma anche del paradigma?
A dare la sua risposta è Francesco Gesualdi, coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
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martedì 19 maggio 2015

Legare il reddito alla cittadinanza attiva

«Reddito di base. La vera sfida al tempo della disoccupazione strutturale, del lavoro precario, flessibile, delocalizzato, immateriale è conservare il legame tra occupazione ed emancipazione».


Lo ius existentiae si pone alla base del contratto sociale. Sin dal '600 la coppia obbedienza-protezione s'è imposta come la fonte ultima di legittimazione del potere costituito.
Spetta al "sovrano" difendere la vita dei consociati (Hobbes), ma anche i beni essenziali ad essa collegati (Locke).

Se il potere costituito non è in grado di garantire le condizioni di "esistenza", il popolo non è più tenuto a rispettare il pactum consociationis: il diritto di resistenza può essere esercitato.
Nella storia della modernità si è ritenuto che allo Stato dovesse spettare il compito di assicurare la pace (interna ed esterna), mentre il lavoro dovesse costituire il mezzo attraverso cui assicurare la "sopravvivenza" degli individui.

La fine della civiltà del lavoro ha cambiato le carte in tavola.
Oggi non basta più la volontà di lavorare, né quella di emigrare per poter sopravvivere.
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Sulle pensioni si gioca lurido. Tutti i giorni

E' forse l'argomento su cui la menzogna viene spesa con più disinvoltura. Sia dall'impagabile preudo-premier di Pontassieve, che da parte della "stampa specializzata" in questioni economico-finanziarie. E' un gioco facile, perché la materia è davvero complessa, e ben pochi riescono a districarsi nella gran molte di dati e leggi. 
Renzi ha voluto provare, sul tema, a sfidare il buon senso di tutti gli italiani, a cominciare dai giornalisti. In una dei diecimila comizietti volanti con cui occupa tutti i media tutti i giorni (il mistero è dove trovi il tempo di governare, ossia leggere dossier e farsi un'idea informata di quel che il governo decide; probabilmente non lo fa, e il governo evro è esercitato da altri) è riuscito a infilare una perla davvero notevole: "Nessun pensionato perderà un centesimo. Ma ora scriveremo una nuova norma che metterà il tasca il primo agosto 500 euro a 4 milioni di pensionati".
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L'esplosione della classe esplosiva

Uno spettro si aggira per l'Europa: è lo spettro del precariato.
Così potremmo esordire, parafrasando il noto incipit del "Manifesto del Partito Comunista"[1], per definire con una sintomatica espressione il recente sviluppo di "coalizioni sociali" che traggono la loro origine direttamente dal mondo del lavoro.
È un fenomeno che risponde a dinamiche sociali articolate e profonde, di lungo momento, che solo uno sguardo superficiale può ridurre alla lista dei cartelli politico-elettorali; è il caso dunque di coglierne i profili, facendo riferimento a ciò che sta accadendo, negli ultimi mesi, proprio in Italia.
Incredibile a dirsi - forse memore di una tradizione movimentista che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione Francese - una delle prime categorie a mobilitarsi è stata proprio quella degli avvocati che, a colpi di "selfie" recanti lo slogan "Io non mi cancello", ha dato vita ad una diffusa protesta contro la propria Cassa di Previdenza Forense. Protesta che si è rivolta in particolare contro il sistema dei "minimi contributivi" che prescindono dal reddito del singolo professionista e, soprattutto, contro l'approvazione di una norma dello schema di decreto ministeriale[2] che prevederebbe la "regolarità contributiva" quale requisito di permanenza nell'ordine professionale. Il che vorrebbe dire, in poche parole, penalizzare oltre il 40% dei professionisti oggi iscritti all'albo che dichiarano redditi rientranti addirittura nella soglia di esenzione dal contributo unificato per le cause di lavoro (ovverosia redditi inferiori ai 32.000,00 euro)[3] e che, ciononostante, si vedono recapitare annualmente richieste di pagamento di contributi minimi che sfiorano i 4.000,00 euro. 
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 http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=118222&typeb=0&Loid=315&L-esplosione-della-classe-esplosiva

La politica della coalizione sociale

Il progetto di coalizione sociale promosso dalla Fiom e consolidato dall'imponente manifestazione del 28 marzo offre a tutte le persone di buona volontà un'opportunità che non va lasciata cadere.
La proposta circolava da tempo: era già stata avanzata da Rodotà in un'assemblea dell'Altra Europa lo scorso giugno e raccolta in diversi documenti di questa organizzazione, rimasti però senza seguito, avendo L'Altra Europa imboccato invece la strada di un accordo tra partiti e correnti della sinistra esterna ed interna al PD. 
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Bad Bank, la priorità di Renzi

Il governo italiano sta negoziando con la Commissione europea la creazione di una bad bank, ovvero un veicolo che assorba parte dei crediti inesigibili delle banche. Le sofferenze bancarie, la percentuale di crediti erogati che non vengono restituiti, viaggiano intorno al 10%. Un'enormità, il che porta le banche a non prestare più a imprese e famiglie, acuendo le difficoltà dell'economia e quindi le stesse sofferenze, in una spirale che si auto-alimenta.
Nel recente intervento di Renzi alla Borsa italiana, si tratta di una "priorità assoluta" del governo, dopo la riforma delle banche popolari, che ha portato quelle di maggiori dimensioni a doversi convertire in SpA, mentre si attende di sapere cosa potrebbe avvenire al resto del sistema popolare e cooperativo.
Riguardo la bad bank sono diverse le perplessità, non solo della Commissione europea che vuole verificare che non si tratti di aiuti di Stato, ma più in generale nel capire quali crediti deteriorati verrebbero acquistati da questo veicolo, a quale prezzo, chi dovrebbe farsi carico dell'operazione tra governo, Cassa Depositi e Prestiti o altri, quali potrebbero essere i potenziali impatti sui conti pubblici, e via discorrendo.
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 http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=119795&typeb=0&Loid=315&Bad-Bank-la-priorita-di-Renzi

L'ITALIANO RIBELLE ? FORSE QUELLO IN MUTANDE

Questi maledetti italiani!
Questi ancora sperano!
La speranza, va da sé, è l’ultima a morire e non l’ammazzi mai; li dovranno prima spolpare ben bene gli italioti, con raziocinio criminale, e calma da usurai; li dovranno espropriare di tutti i mezzanini, i villini, le seconde case, le catapecchie che i loro padri e madri, i nonni e i bisnonni, hanno tirato su nell’ultimo secolo, un mattone alla volta, una bestemmia alla volta, intrallazzando con muratori ragionieri geometri mazzettieri vari, prima che si decidano ad ammazzarla qualsiasi speranza e finalmente dire: “Ahi!”.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15070

I VIOLENTI SOMMOVIMENTI SULLE OBBLIGAZIONI SEGNALANO UNO SPOSTAMENTO TETTONICO NEI MERCATI GLOBALI

Sui mercati delle “obbligazioni sovrane” [Titoli di Stato] si sta diffondendo una forte agitazione che a sua volta sta scatenando la più drammatica giravolta degli ultimi anni, che minaccia di estendersi ai surriscaldati mercati azionari.
I rendimenti sui Bunds tedeschi a 10 anni, nei primi scambi di Giovedì scorso, sono violentemente sobbalzati di quasi 20 punti base [1 punto base equivale allo 0,01% di una data quantità, 20 punti base equivalgono quindi allo 0,2%], allo 0.78%, perché sono utilizzati, in Europa, per il cosiddetto "QE trade", con un potente effetto a catena che ha raggiunto il Giappone, l'Australia, il Brasile e anche gli Stati Uniti.

"C’è un assoluto pandemonio nei mercati del reddito fisso", ha sostenuto Andrew Roberts, responsabile del credito europeo per la RBS. "Tutti hanno cercato di uscire dalle posizioni di lungo termine, e tutti allo stesso tempo. Ma la porta è sempre più stretta".
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L'ECONOMIA USA DI NUOVO VERSO LA TEMPESTA

I dati pubblicati la scorsa settimana da parte del governo degli Stati Uniti hanno mostrato la battuta d’arresto dell’economia Usa nei primi tre mesi del 2015, con una crescita che cade quasi a zero - cioè un tasso di crescita di appena 0,2 per cento annuo per il trimestre gennaio-marzo. E’ la quarta volta che l'economia degli Stati Uniti negli ultimi quattro anni va in stallo o addirittura retrocede. Quattro volte in quattro anni la locomotiva si è inceppata. Allora, cosa sta succedendo?
Nel 2011, l'economia statunitense è crollata di 0.1 per cento in termini di tasso di crescita annuale. Alla fine del 2012, vi fu un mero 0,2 per cento di declino iniziale. Nei primi mesi del 2014, in realtà è diminuita del 2,2 per cento. 
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