STUPIDA RAZZA

venerdì 22 maggio 2015

La "scusa" del terrorismo e la perdita dei diritti

È dal giugno del 2013, quando Il The Washington Post ed il The Guardian pubblicarono le rivelazioni di Edward Snowden sulle attività di intercettazione e sorveglianza a tappeto messe in atto dalla Nsa, che il termine "sorveglianza di massa" è entrato nella discussione pubblica e nella consapevolezza collettiva.
Se da un lato è proprio di questi ultimi giorni la notizia che una Corte Federale di New York ha dichiarato "illegali" queste attività di sorveglianza, dall'altro, proprio in Europa, dopo gli attentati terroristici di Parigi, i governi di Francia e Spagna, sostenuti dai rispettivi parlamenti, hanno avviato un'attività di legiferazione mirata a censurare la libertà di espressione e ad attivare meccanismi giuridici e tecnologici volti a controllare massivamente i cittadini e le loro comunicazioni.
Con grave pericolo per la democrazia di quei paesi. Ma anche con il timore che quella che sta diventando una vera e propria deriva autoritaria, possa espandersi ad altri paesi del vecchio continente o comunque minarne l'integrità e la fragile unità istituzionale.
Per Stefano Rodotà è un momento di importante verifica della tenuta delle istituzioni ed ordinamenti europei da cui potrebbe nascere, sul piano della democrazia, un'Europa a due velocità.
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 http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=119513&typeb=0&Loid=315&La-scusa-del-terrorismo-e-la-perdita-dei-diritti

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