Lo ius existentiae si pone alla base del contratto sociale. Sin dal '600 la coppia obbedienza-protezione s'è imposta come la fonte ultima di legittimazione del potere costituito.
Spetta al "sovrano" difendere la vita dei consociati (Hobbes), ma anche i beni essenziali ad essa collegati (Locke).
Se il potere costituito non è in grado di garantire le condizioni di "esistenza", il popolo non è più tenuto a rispettare il pactum consociationis: il diritto di resistenza può essere esercitato.
Nella storia della
modernità si è ritenuto che allo Stato dovesse spettare il compito di
assicurare la pace (interna ed esterna), mentre il lavoro dovesse
costituire il mezzo attraverso cui assicurare la "sopravvivenza" degli
individui.
La fine della civiltà del lavoro ha cambiato le carte in tavola.
Oggi non basta più la volontà di lavorare, né quella di emigrare per poter sopravvivere.
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