Siamo
alle solite. Debito pubblico che ci sovrasta, quindi stringiamo la
cinghia, austerità, tagli a servizi, tasse. Un circolo vizioso in cui
l'Italia è invischiata da un pezzo. E ci dicono che per non farsi
schiacciare del tutto e per non andare in bancarotta occorre spremere
ancor più il paese. Ma non ce lo dicono forse da troppo tempo? E tutti i
tagli a servizi, sociale, scuola e sanità di questi ultimi 30 anni a
cosa sono serviti? E' questa la strada giusta? O è forse il momento di
una trasformazione radicale e strutturale non solo delle azioni, ma
anche del paradigma?
A dare la sua risposta è Francesco Gesualdi, coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
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