Uno dei caspisaldi ideologici del neo liberismo (e forse il principale) è
stato l'espulsione dello Stato dall'economia: le grandi holding statali
(come le Partecipazioni Statali in Italia), dove c'erano, sono state
smantellate e in gran parte privatizzate; alcune grandi aziende
pubbliche, come quelle nel settore dell'energia e dei trasporti in
alcuni paesi (come Francia e Italia) sono state trasformate in società
per azioni di cui lo Stato è l'unico azionista o comunque quello di
riferimento, ma con la tacita intesa che, prima o poi si sarebbe
privatizzato tutto.
Negli anni del furore neoliberista, lo Stato nazionale era ormai un
ferrovecchio, che sarebbe stato via via sostituito da una complessa
serie di organismi transnazionali, pattizi e privatistici ed insigni
giuristi come Francesco Galgano o Gerhard Taubner si sono spinti a
parlare di una nuova lex mercatoria. Allo Stato restavano solo
determinati compiti come emettere moneta, assicurare la difesa,
mantenere l'ordine interno e così via.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=119815&typeb=0&Loid=315&Capitalismo-di-Stato-
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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