STUPIDA RAZZA

mercoledì 27 ottobre 2021

Se la politica difende solo l’ideale scientista scava un fossato tra i buoni e i cattivi

 

Ancora stupiti, disorientati, attoniti ma sotto sotto divertiti dalla notizia che viene prevista la seconda dose per il vaccino monodose, ci chiediamo dove si trovi la radice essenziale di questa strana guerra dei mondi. La guerra che vede contrapposti intellettuali come Licia R o n zu l l i a vecchi scorbutici come M as s im o C ac c i a r i . La questione non è più «il superamento di destra e sinistra» ma il superamento del superamento di destra e sinistra, appunto la guerra dei mondi. Se «destra e sinistra» sono due modi per scrivere una ricetta di cucina, qui la questione è divenuta ancora più radicale: qui ci troviamo di fronte ad erbivori da una parte e carnivori dall’a l tra . Lasciamo da parte per un momento le categorie politologiche, ci serviranno alla fine. Il mondo oggi si divide in maniera stridente e irriducibile nelle due categorie che descrivono da sempre gli esseri umani: da una parte coloro che necessitano di uno schema intellettuale per governare il reale nei suoi aspetti incontrollabili, misteriosi ed ignoti; dall’al tra parte coloro che non riescono ad abdicare all’auto r i tà massima, all’ultima istanza, alla «pietra di paragone» che percepiscono come imprescindibile: il dato di realtà. I primi basano la propria convinzione sull’autor ità delle rappresentazioni del reale e sulle leggi individuate a priori per governarlo e regolano i comportamenti deducendo ogni possibilità dalle premesse date; possiamo chiamarli «idealisti». I secondi procedono basandosi sui dati del reale e da questi inducono leggi generali che non sono mai assolute e definitive, che godono di minore «autorevolezza» delle leggi universali ma che servono per procedere con vantaggio nella selva oscura della realtà; chiameremo costoro «realisti». Idealisti o realisti si nasce, non c’è niente da fare. Il Covid Show ogni giorno mette alla prova le convinzioni degli uni e degli altri, i quali giungono inevitabilmente a trovare folli i comportamenti altrui. Il paradigma di base che si sta facendo strada in quella che potremmo chiamare la fase del «coi vaccini ne usciremo» consiste nel riporre nella vaccinazione della popolazione mondiale la soluzione del problema del Covid. Una volta stabilito l’a s s io m a , ogni resistenza allo stesso sarà visto o come oscurantismo («i novax sono terrapiattisti») o come sabotaggio («se ne fregano dell’economia») o come malvagità («per causa loro moriamo noi»). Tutte le correzioni all’assioma universale primario non vengono percepite come problemi. Ad esempio, il fatto che un coronavirus venga definito prima impossibile da eradicare, poi si stabiliscano soglie sempre diverse per l’immunità di gregge, poi si ridica che la convivenza col virus sarà inevitabile, poi si dica che chi non si vaccina causa varianti e contagi, non viene percepito dagli «idealisti» come contraddittorio perché è l’autorità a vincere sempre. Rob espierre non può essere corrotto in quanto egli è «l’Incorruttibile». Non dirò chi aveva «sempre ragione» perché di questi tempi è meglio di no. Perciò se l’efficacia dei vaccini cala occorre vaccinare di più, ci vuole sempre un’altra dose e la colpa è sempre di chi non si vaccina. L’anno scorso chi non si poteva vaccinare erano «i deboli da salvaguardare», ques t’anno non esistono più, tutti si possono vaccinare, gli immunodepressi erano u n’invenzione. Gli effetti collaterali sono invenzioni degli ignoranti. I bambini non rischiano niente ma meglio vaccinarli tanto è tutta salut e. Purtroppo, però, il mondo prevede anche l’esistenza di chi ritiene il dato di realtà dotato della forza per inficiare la teorizzazione. Purtroppo esistono persone che quando sentono Rober to Bu - r io n i dire che i morti di vaccino sono «uno, forse in Nuova Zelanda» si chiedono se Camilla Canepa sia neozelandese. Purtroppo esistono persone che ritengono la sospensione dal lavoro ma la possibilità quotidiana di prendere treni locali strapieni una misura oggettivamente e dichiaratamente coercitiva non finalizzata alla «lotta al virus». Purtroppo c’è chi sente dire che il tampone non è sicuro ma vede che i vaccinati possono contagiare e ammalarsi, e ritiene il parente ammalato o la vicina con la miocardite un argomento più convincente di Cecchi Paone. Questa guerra dei mondi è ancora più grave e dirompente in quanto uno solo dei due mondi è oggi rappresentato dalla politica. Questa è la grande questione politica attuale, non il «superamento di destra e sinistra» ma il fatto che ogni tipo di rappresentanza legittima sia espressione della visione del mondo idealista, scientista e apriorista. E mantenere un intero mondo fuori dalla politica di solito non porta cose buone. 



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