STUPIDA RAZZA

martedì 26 ottobre 2021

«Il nuovo catasto è una bomba sotto la casa di ogni italiano»

 

Giorgio Spaziani Testa, riconfermato presidente di Confedilizia, rafforza i timori degli italiani per l’annunciata riforma del catasto: «La legge delega del governo è così vaga da aprire la strada alla stangata. Le tasse sulla casa colpiscono moltissime famiglie a basso reddito. E gli incentivi non sono privilegi».Giorgio Spaziani Testa, lei è stato recentemente riconfermato presidente di Confedilizia: i fronti aperti sulla casa sono molteplici. Sulla riforma del catasto la battaglia è appena cominciata? «Hanno preparato il terreno per un futuro salasso. Il provvedimento del governo è così vago che il sentiero della stangata è trac c i ato » . Il governo però alza le mani e assicura che non siamo di fronte a una patrimoniale. Non vi f id ate? «Ci viene da sorridere. In effetti nel provvedimento contestato c’è scritto che l’a g g io rnamento della base catastale non sarà usato a fini fiscali. Ma chi ce lo assicura? Chi garantisce per il futuro? Perché inserire in un disegno di legge di riforma fiscale un cavillo che non ha natura fiscale? È paradossale, surreale, stupefacente » . Eppure la revisione del catasto entra in vigore tra cinque anni. La considerate una pistola puntata alla tempia? «È come se qualcuno avesse caricato la pistola e messo il dito sul grilletto. È una bomba a orologeria sotto la casa degli italiani. Una scelta pericolosa, lo hanno detto anche personaggi ben poco eversivi come Carlo Cottarelli e Nicola Rossi». La casa è anche un investimento a lungo termine. Ventilare possibili aumenti fiscali in futuro non distrugge la fiduc i a? «Ovviamente sì. Il colpo al settore è già arrivato. Un cittadino che stava progettando di acquistare un immobile per locazione, sicuramente si farà due conti e ci ripenserà». Il sottosegretario all’e c o n omia Cecilia Guerra però parla di provvedimento di equità sociale. Queste uscite alimentano i suoi sospetti? «Quando si parla di patrimoniale si pensa sempre riguarderà i ricchi. Poi quando vai a fare i conti scopri che a essere colpiti sono sempre i poveri cristi. La verità è che tassare la casa è facilissimo, è la cosa più comoda del mondo. Persino Mario Monti ha riconosciuto che una patrimoniale finanziaria, a suo tempo, avrebbe causato una fuga di capitali: invece la casa non scappa. Da qui la sua idea di alzare spaventosamente l’IL’inter vista serva il Parlamento». E nel merito? «Eliminare il bonus ristrutturazioni sulle case indipendenti colpirà quella parte di settore edilizio che era ripartita con più vigore. Per quanto riguarda il bonus facciate, non lo consideriamo un diritto irrinunciabile: tuttavia, chiuderlo renderà impossibile gli interventi a tutela della bellezza delle nostre città. Abolirlo dall’oggi al domani è l’ennesimo fulmine a ciel sereno». Secondo la Corte co s ti tu z ionale la proro ga del blocco degli sfratti fino al 31 dicembre è legittima, perché non danneggia troppo i proprietari. Un’a ltra batosta? «C’era una volta il diritto di proprietà. Di quella sentenza abbiamo letto solo un comunicato stampa che preannuncia il verdetto, secondo una curiosa prassi in voga da qualche anno. Stiamo parlando del blocco dell’esecuzione di provvedimenti dei giudici, che al termine di GIORGIO SPAZIANI TESTA iter lunghissimi e sfibranti hanno ordinato di liberare gli immobili abusivi. Dal 17 marzo 2020 quegli ordini del giudice sono carta straccia, perché i governi che si sono succeduti hanno deciso di bloccare le esecuzioni. Di fatto, si tratta di una requisizione». R e q u i s i z io n e? «I proprietari che si vedono l’immobile occupato non hanno più disponibilità del bene, non ricevono l’affitto, ma continuano a pagarci le tasse e le spese condominiali, e non ricevono nessun risarcimento. Vi pare una situazione che rispetta la Costituzione?». Volete vedere le famiglie che non pagano il canone in mezzo alla strada? «Pochi giorni fa abbiamo risolto la situazione dell’e n n e s ima proprietaria che non riusciva a farsi pagare l’affitto: essendo la sua unica entrata, era costretta ad andare alla Caritas perché non aveva da mangiare. Parliamoci chiaro: non c’è una parte debole e una forte sulle case. La pandemia ha colpito in egual modo inquilini e proprietari. Ci sono tanti casi in cui il padrone di casa ha perso il lavoro, e l’inquilino non paga pur avendo conservato un reddito. Sarebbe il caso di valutare le situazioni di difficoltà caso per caso, tenendo presente che i drammi sociali devono essere risolti dall’autorità pubblica: i privati non possono certo caricarsi il welfare dello Stato, n o? » . Guarda all’estero con una punta di invidia? «Negli Stati Uniti lo Stato federale ha speso miliardi per aiutare i proprietari di case. Proprio perché la situazione non può essere lasciata a sé s te s s a » . Si aspettava più vicinanza da parte di Confindustria e delle altre associazioni di categor i a? «Noi portiamo avanti queste battaglie da tanto tempo. E mi meraviglio di questa scarsa solidarietà. Serve unità tra proprietari, commercianti, artigiani. Dopodiché ognuno fa le battaglie che vuole. Ho letto del presidente dei giovani di Confindustria, ha detto anche lui che la riforma del catasto contribuisce all’equità. Che dire, sono giovani…». E poi ci sono i casi assurdi dei «ladri di case». L’egiziano che occupa tre case contigue, tiene in ostaggio un intero caseggiato ed è anche violento. Il napoletano che trasforma la casa in bed&breakfast. La polacca che affitta ville in Sardegna con migliaia di euro di affitto non pa gato. «Qui non parliamo di persone bisognose, ma di un principio ancora più semplice: le leggi si rispettano. In Italia invece è più facile rubare una casa che una mela al mercato. Come sul fisco è facile colpire l’i m m obi l e, nei rapporti contrattuali esistono procedure sbilanciate a favore dell’inquilino. E c’è chi se ne approfitta. L’occasione fa l’uomo ladro (di case): si perpetua un clima di impunità, di sospensione della legalità, di congelamento delle decisioni dei giudici». U n’illegalità che danneggia tutti ? «Ricordiamoci che le conseguenze di questo dramma ricadono non solo sui proprietari, ma anche sugli inquilini, perché nessuno vorrà più affittare un immobile se il rischio è di vederselo occupato per anni. Insomma, senza regole certe non esiste certezza dell’abi tazione: e perdono tutti. Tutti, tranne i disonesti».

Nessun commento:

Posta un commento