Si chiama finestra di Overton ed è la tecnica usata dai registi della politica per rendere accettabile all’opinione pubblica qualcosa che inizialmente non può esserlo. E come si fa?
A piccole dosi, lanciando la proposta tra le righe, senza sbandierarla troppo e vedere la reazione del pubblico. Da lì la strada è in discesa. Questa strategia sembra ora essere utilizzata per arrivare ad un obiettivo: il voto a distanza.
La proposta surreale di Gianfranco Pasquino
Emblematico in questo senso l’articolo uscito sull’Huffington Post a firma di Gianfranco Pasquino, politologo spesso presente nei principali salotti televisivi mainstream nonché editorialista per i grandi gruppi editoriali Repubblica e il Sole24Ore.
“C’è un rimedio per l’astensione: il voto per posta”, così titola l’editoriale di Pasquino. Secondo il politologo l’astensione record raggiunta alle ultime elezioni comunali non sarebbe da ascrivere alla disaffezione degli elettori nei confronti della politica, ma ad un non meglio precisato isolamento dei cittadini che per “pigrizia” non si recherebbero al seggio.
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https://www.byoblu.com/2021/10/06/il-green-pass-elettorale-lultima-frontiera-della-sorveglianza/
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