Il prezzo dell’energia da fonti convenzionali sta esplodendo a livello globale. Lungi dall’essere accidentale, è un piano ben orchestrato per far crollare l’economia industriale, già indebolita da quasi due anni di ridicoli lockdown e misure correlate alla Covid-19. Quello a cui stiamo assistendo è un’esplosione dei prezzi del petrolio, del carbone e ora soprattutto del gas naturale. Ciò che lo rende diverso dagli shock energetici degli anni ’70 è che, questa volta, il mondo degli investimenti aziendali, utilizzando il fraudolento modello di politica verde ESG (Environmental, Social and Governance), sta dis-investendo nella ricerca di nuove fonti di petrolio, gas e carbone, mentre i governi dell’OCSE abbracciano una politica energetica basata su un solare e un eolico talmente inefficienti e inaffidabili che porteranno al collasso della società industriale, forse già nei prossimi mesi. A meno di un drammatico ripensamento, l’UE e le altre economie industriali stanno volontariamente commettendo un suicidio economico.
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