Oramai le dimensioni della propaganda hanno raggiunto limiti grotteschi, comici, come accadeva nella vecchie dittature novecentesche, ricordano i “contrordine compagni” della Pravda e gli apparecchi (come le chiamavano allora), di Mussolini che tornavano dalle ardite missioni più numerosi di quando erano partiti. Avete fatto caso che i russi smisuratamente ricchi si chiamano oligarchi, mentre gli omologhi occidentali sono solo “miliardari”? Magari filantropi nei casi migliori, oppure “visionari”, quando sono più stupidi dell’ordinario. Così i media ci raccontano della filantropia di Gates e accostano sempre al nome di Elon Musk l’epiteto di “visionario”, alla maniera di Omero: ricordate “l’accorto Odisseo”, o “Achille dai piedi veloci”? Il filantropo Soros non è forse un oligarca? O quanto meno, la mummia di un oligarca? Ora non state a domandarvi come un filantropo possa riuscire a diventare miliardario, però, se ci fate caso, in Russia o in Cina la politica ancora prevale sull’economia e indirizza l’agire di quei paesi ed è invece proprio in occidente che gli oligarchi sono al potere. Forse proprio per nascondere questo fatto, chiamano oligarchi i russi. Trump è un miliardario un poco rozzo e pittoresco, Berlusconi un simpatico palazzinaro che si è fatto da sé. Immaginatevi cosa direbbero i media di Putin se avesse un patrimonio personale vagamente paragonabile ai loro.
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