STUPIDA RAZZA

venerdì 18 marzo 2022

L’Esercito rivede congedi e addestramento: reparti operativi al 100%


Massima «prontezza operativa». L’indicazione ai comandi arriva dall’ufficio del capo di Stato maggiore dell’Esercito, Pietro Serino. Le direttive sono esplicite, dirette, immediate. Attenzione, dunque, ai congedi anticipati: con il conflitto Russia-Ucraina e «l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche» va fatto «ogni possibile sforzo» per trattenere «risorse pregiate». Un passaggio, per alcuni clamoroso, recita: «Tutte le attività di addestramento» si legge nel testo firmato dal generale Bruno Pisciotta «dovranno essere orientate al warfighting». Combattimento in guerra. Ultimo capitolo riguarda i «Sistemi d’arma». Lo Stato maggiore Esercito sollecita i comandi a «provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma di artiglieria». In uno scenario come quello attuale è una circolare quasi di routine, quantomeno obbligata. La mobilitazione delle Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri) è già partita da un pezzo. In Romania l’Arma azzurra è già operativa da settimane. La Marina, a sua volta, pianifica e valuta i potenziali piani operativi. Altri impieghi interforze, come quelli delle nostre Forze speciali, restano riservati con classifica di segretezza alta o altissima. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, si confronta ormai ogni giorno con il capo di Smd, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. I contatti con la Nato sono «H 24». Ed è un continuo di comunicazioni e indicazioni con i vertici militari: Serino per l’Esercito, Enrico Credendino (Marina Militare), Luca Goretti (Aeronautica) e Teo Luzi (Arma dei Carabinieri). E con il numero uno del Covi (comando operativo di vertice interforze), Francesco Figliuolo: a fine mese lascerà l’ufficio di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 ma al comando delle missioni internazionali è insediato già dal 19 gennaio. Ancora più riservata l’interlocuzione tra ministro della Difesa, capo di Smd e segretario generale della Difesa-direttore generale degli armamenti, Luciano Portolano. La circolare dell’Esercito non aveva classifiche di segretezza e circolava già da lunedì sera. Analoghe direttive delle altre Forze Armate sono probabili. Di certo c’è stata un’indicazione a monte dello Stato maggiore Difesa. Dà seguito a una tensione internazionale a immediato ed elevato impatto operativo per i nostri uomini e donne con le stellette. Da anni, infatti, anzi da decenni, il sistema militare non fronteggiava uno scenario bellico così ravvicinato. Lo scontro Russia-Ucraina ha imposto agli Stati maggiori una vorticosa rivisitazione delle linee di pianificazione, valutazione e sviluppo operativo. È ritornata la guerra tradizionale, certo, quella con carri armati e i combattimenti a terra, in gergo boots on the ground. Quasi a dispetto di chi discettava di conflitti bellici ad alto valore tecnologico. In realtà, per certi aspetti più silenzioso ma anche molto più minaccioso, c’è ormai un conflitto, come si dice in gergo, «multidominio». Dove ai tradizionali terra, mare e aria si sono aggiunti cyber e spazio. E alla Difesa sono in analoga fibrillazione operativa anche il Cos (comando delle operazioni spaziali) e soprattutto il Cor (comando delle operazioni in rete), la specialità militare interforze per la guerra cibernetica. La direttiva dell’Esercito, uscita in pubblico, non ha mancato di sollevare obiezioni politiche. Durissimo il commento di Rifondazione Comunista-Sinistra Italiana: definisce la circolare «gravissima. Il nostro Esercito si prepara a combattere. È la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte co-belligerante nel conflitto in corso». E aggiunge: «Bisogna fermare questa spirale di guerra». È sempre Rifondazione a denunciare che «dall’inizio di marzo sono moltissimi gli aerei militari partiti da Pisa con destinazione l’aeroporto militare di Rzeszow/Jasionka, in Polonia. Cosa trasportano?» (🤔🤔🤔) Secondo la denuncia dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, quello in corso sembra configurarsi come un vero e proprio “ponte aereo” militare internazionale» con un presunto trasporto di armi. Per questo Rifondazione chiede al ministro della Difesa di riferire in Parlamento.


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