La Storia si ripete, e anche stavolta si annunciano grosse novità: il conflitto in Ucraina sta portando al decoupling monetario globale. Mentre la supremazia del dollaro si consolida ad Occidente, nel Resto del mondo si sta organizzando un nuovo assetto che cerca di prescindere dalla valuta statunitense.
Quando c’è una situazione di forte tensione tra le due Superpotenze nucleari, Usa e Russia, come accade in queste settimane per via della guerra in Crimea, c’è davvero mezzo mondo che sta correndo ad investire in dollari: la valuta statunitense è, per definizione, un porto sicuro.
Lo stiamo vedendo con il cambio dell’euro, che si indebolisce verso il dollaro e con le Borse americane che salgono mentre quelle europee tremano per le conseguenze della guerra e delle sanzioni. Vero è infatti che le imprese e le banche americane sono poco esposte verso la Russia e che l’America è ampiamente autosufficiente sia dal punto di vista energetico che sotto il profilo agricolo che alimentare.
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