STUPIDA RAZZA

martedì 26 aprile 2022

Energia, cala il numero di offerte a prezzi fissi



Detto fatto. Il giornalista autore di questo articolo ha aperto la pagina del “paragonatore” gestito dall’Acquirente Unico per conto dell’autorità dell’energia Arera (www.ilportaleofferte.it), ha compliato il questionario dettagliato sul tipo di consumo, e ha accertato che per il suo modo di usare la corrente ci sono 222 proposte di proposte elettriche a prezzo fisso, da un carissimo contratto placcato oro da 3.405,29 euro l’anno fino all’economicissima proposta da 613,58 euro l’anno. Di 222 proposte commerciali adatte a quella tipologia di consumo, 15 sono più basse rispetto ai 703,38 euro annui della tariffa pubblica tutelata dall’autorità Arera. Il mercato libero è uno degli strumenti con cui i consumatori possono evitare le sorprese sulle bollette di luce e gas. Ci sono diversi comparatori commerciali di offerte tariffarie come — a titolo di esempio — Facile e Selectra, ma per confrontare le soluzioni contrattuali c’è anche il servizio gratuito, pubblico e indipendente dell’Arera. Il mercato libero ha la possibilità di scegliere fra contratti variabili e contratti a prezzo fisso, una caratteristica che manca dal segmento di maggior tutela presidiato dalle tariffe bimestrali dell’autorità. I contratti con il chilowattora invariato ovviamente a ogni bolletta presentano valori diversi, perché è costante solamente il costo del singolo chilowattora ma i consumi cambiano. Evitano i rincari ma al tempo stesso cancellano i ribassi. Le offerte commerciali censite dal portale offerte dell’Arera il 31 dicembre scorso erano 3.881 (nel luglio 2021 erano un migliaio in più, 4.855). È in diminuzione il numero di proposte commerciali a prezzo fisso, proposte sulle quali l’anno scorso si sono sbriciolati i bilanci di diverse aziende elettriche che a inizio del 2021 avevano proposto ai clienti prezzi fissi alle condizioni di mercato di un anno fa e poi hanno dovuto fronteggiare costi d’approvvigionamento difficili da sostenere. Le associazioni delle aziende energetiche in concorrenza, come l’Aiget e l’Arte, hanno spesso lanciato allarmi sull’esposizione finanziaria dei trader che comprano a prezzo pieno e spesso devono rivendere a prezzo scontato. Sul mercato elettrico, delle 1.062 offerte per i clienti domestici quelle a prezzo fisso sono scese dal 61 al 41%. Per i consumatori non domestici le proposte commerciali a prezzo fisso sono scese dal 56 a 36% su 974. Per il gas, sono a prezzo fisso il 41% dei 786 contratti per famiglie, il 44% dei 409 tipi di contratto condominiale e il 41% delle 619 proposte commerciali professionali. Un cenno sui consumatori che hanno preferito i contratti liberi. Nel settore elettrico ha scelto fornitori in concorrenza il 59,7% delle famiglie e il 70,4% delle imprese, nel gas il 62% dei clienti domestici. Il contratto libero è preferito dai giovani (l’83,1% di loro è nel mercato libero); il segmento tutelato cresce con l’età dei clienti.

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