La Conferenza Stato-Regioni-Città ha destinato 4,8 miliardi di investimenti a 15 nuovi progetti di metropolitane e tranvie per Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino. Con le risorse già assegnate del Pnrr (2,4 miliardi di nuova dote più 1,2 di vecchi piani), si arriva a un totale di 8,4 miliardi.Quasi 4,8 miliardi di investimenti per quindici nuovi progetti di metropolitane e tranvie per cinque grandi città (Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino) sono stati approvati ieri dalla Conferenza unificata Stato-RegioniCittà. Passa da qui la rivoluzione del trasporto urbano che spinge il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, cavalcando il Pnrr e le risorse nazionali che arrivano dal Fondo complementare e dalla legge di bilancio. Considerando le risorse già assegnate del Recovery Plan (2,4 miliardi di nuovi fondi più 1,2 di vecchi piani), si arriva a un totale di 8,4 miliardi per il trasporto rapido di massima. «Prioritario è tagliare l’inquinamento», ha detto Giovannini. I progetti (11 metropolitane, due tranvie e due depositi) illustrati ieri da Giovannini con i sindaci Bucci, Sala, Manfredi, Gualtieri e Lo Russo, sono un tutt’uno con la politica del Pnrr, ma finanziati in gran parte con fondi integrativi nazionali (legge di bilancio 2022): sono una quota consistente e prioritaria della complessiva politica di Giovannini sulla mobilità urbana. Un approccio innovativo che il sindaco Manfredi ha definito ieri di «programmazione integrata» mentre il sindaco Sala ha sottolineato il contributo decisivo di questi progetti alla grande sfida della sostenibilità ambientale delle città metropolitane. Mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha ben spiegato che il lavoro si è messo in moto ma deve proseguire dando continuità a questa linea. «Questi fondi - ha detto - sono un tassello importante ma non risolutivo perché mancano ancora altri finanziamenti», soprattutto per la metro C. E anche Bucci ha spiegato che queste risorse vanno viste all’interno di un progetto più complessivo che cambierà radicalmente la mobilità a Genova. A questo ridisegno complessivo della mobilità urbana contribuiranno anche i fondi per la Mobility as a service (Maas), cioè il salto di connettività e multimodalità attraverso l’informazione che viaggia su piattaforme digitali, assegnati in prima battuta a Milano, Roma e Napoli. Vediamo i singoli progetti. Roma è la città che incassa la quota più consistente di finanziamenti, oltre 1,7 miliardi, con tre opere strategiche per lo sviluppo della città: la tratta T2 (lotto costruttivo) e la tratta Venezia-Fori Imperiali della linea C (rispettivamente 990 e 610 milioni) e la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio (120 milioni). C’è anche l’ampliamento del deposito di Centocello Est (11,2 milioni). L’opera singola che assorbe più fondi è invece la metropolitana automatica di Torino (linea 2, tratto “Politecnico Rebaudengo”), da ultimare entro il 2031, con risorse pari a un miliardo. La città metropolitana di Milano ottiene in tutto 610 milioni, così ripartiti: 420 vanno al prolungamento della linea metropolitana M4 dall’aeroporto di Linate a Segrate; 180 milioni di euro per la M1 prolungamento quartiere Baggio - Olmi - Valsesia; 5 milioni e 500mila euro al prolungamento della linea M3 San Donato Milanese - Asta paullese e 4 milioni e mezzo alla nuova linea metropolitana M6 ramo Sud. Per Napoli ci sono 794 milioni che vanno a due stralci del nuovo collegamento in sede propria tra la stazione Av (Alta velocità) di Afragola e la rete metropolitana di Napoli. Al comune di Milano vanno 122,2 milioni per l'ampliamento del deposito gallaratese dei treni della linea metropolitana 1; a quello di Piacenza vanno 26,5 milioni per il sistema di trasporto rapido di massa per il collegamento tra la stazione ferroviaria di Piacenza e il nuovo polo ospedaliero. Ci sono infine altre quattro opere considerate ammissibili al finanziamento appena saranno disponibili nuovi fondi: si tratta del prolungamento della linea tranviaria 12 per Torino fino all’Allianz Stadium con il recupero della trincea della ferrovia Torino-Ceres (221 milioni), gli interventi antincendio sulle linee metropolitane M1, M2 e M3 di Milano (66 milioni) e il prolungamento a Rivarolo della metropolitana di Genova con il completamento della stazione di Martinez/Terralba.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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