STUPIDA RAZZA

martedì 26 aprile 2022

«Sui Bitcoin serve un approccio meno tollerante»

 

In una audizione parlamentare, Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, ha esortato le autorità pubbliche ad avere un approccio «meno tollerante» nei confronti delle criptovalute, tra cui i Bitcoin. La presa di posizione giunge dopo che la stessa commissaria agli affari finanziari Mairead McGuinness ha spiegato di recente che le reti sociali, come Tik Tok, inducono i giovani a investire in modo rischioso, mettendo a rischio anche la stabilità finanziaria. «Sarebbe l’ideale dal punto di vista sociale intervenire e avere un approccio meno tollerante nei confronti di queste attività», ha indicato l'economista italiano, evidenziando che il trading delle criptovalute «come i Bitcoin» è «una pura scommessa» che «spreca enormi quantità di energia» e non ha «alcun ruolo sociale». I mercati delle criptovalute «sono spesso decentralizzati e informali (…)Servirebbe uno sforzo internazionale coordinato, perché le attività avvengono principalmente fuori dall'Unione». In una intervista al Sole/24 Ore, la signora McGuinness aveva affermato all’inizio di questa settimana: «Sono preoccupata dalle informazioni veicolate dalle reti sociali, come Tik Tok, che possono influenzare le scelte d’investimento dei più giovani, spesso affrettate. È una questione di istruzione finanziaria (si veda Il Sole/24 Ore di ieri). La commissaria aveva fatto notare come, a differenza del denaro (L'ANCORA DEL DENARO E' LA FIDUCIA !) o dell’oro, le criptovalute non hanno vere áncore. La Bce sta lavorando sull’idea di un euro digitale, da usare quando l’economia sarà priva di moneta fisica. (PERO' L'EURO DIGITALE VI VA BENE !🤔🤔🤔 ) È importante, ha detto il banchiere, prepararsi a questa evenienza in modo che anche un istituto monetario abbia la sua moneta digitale. Bruxelles punta a proposte legislative all’inizio del 2023. Per evitare pericolosi deflussi dai conti correnti verso l'eurodigitale, Francoforte pensa a varie soluzioni, tra cui tetti all’ammontare detenuto. La stessa crisi in Ucraina potrebbe rivelarsi un interessante laboratorio per capire pregi e difetti delle monete digitali. Da un lato, queste permetterebbero di garantire in qualche modo anche ai rifugiati ucraini valuta da utilizzare dentro e fuori l'Unione europea. In questo momento le banche occidentali non cambiano la moneta locale, la grivnia. Dall'altro, la situazione va anche osservata sotto il profilo di eventuali rischi per la stabilità finanziaria.

Nessun commento:

Posta un commento