Le voci su un potenziale blocco a Pechino hanno potato alla corsa all’accaparramento di numerosissimi beni (molti articoli, come frutta, caffè e persino pannolini usa e getta sono ora considerati “frivoli” secondo i termini del blocco di Shanghai). Nel frattempo, la situazione a Shanghai, che è entrata nella sua quarta settimana (e anche più a lungo nella parte orientale della città), ha stimolato un livello di bisogno che non solo lascia i cittadini disperati, ma ricorda anche a molti i brutti tempi in cui il centro la pianificazione era lo status quo in Cina, creando un ambiente che permetteva ai mercati neri di prosperare.
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