Il Consiglio Federale della Figc ha approvato ieri l’impianto di norme relative alle licenze nazionali presentato dal presidente federale Gabriele Gavina valide per l’iscrizione ai prossimi campionati, e c’è u n’importante novità: il parametro dell’indice di liquidità è stato fissato a 0,5 per la Lega di A e di 0,7 per la Lega Pro e Lega B e diventa ammissivo, ovvero le squadre che non lo rispettano non possono iscriversi ai campionati. Fino ad ora, chi non rispettava questo parametro si vedeva bloccato il mercato, ma poteva comunque iscriversi ai campionati. Questo indice rappresenta il rapporto tra attivi e spese: fino a gennaio, ad esempio, poteva effettuare operazioni di mercato in entrata solo chi aveva l’i n d ice a 0,6, gli attivi in sostanza dovevano coprire almeno il 60% delle spese. Tra le squadre in difficoltà per rispettare questo indice, in Serie A ci sono Lazio, Sampdoria e Genoa. La Serie A ha votato contro, la B si è astenuta: «Abbiamo approvato», ha spiegato il presidente della Figc G a b r iel e G av i n a , «un indice di liquidità ammissivo a 0,5 per la Lega di Serie A con soli due correttivi che sono quelli storici, senza ulteriori variazioni richieste dalla Serie. I correttivi tengono conto sia della parte relativa al patrimonio sia a quella relativa al rapporto costiricavi del mondo lavoro allargato. La Serie A», ha aggiunto G rav i n a , « c h ie d eva lo 0,4 con alcuni correttivi che non abbiamo ritenuto ac c ettabi l i » . La Verità ha visionato una lettera inviata l’a l tro ieri dal presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, allo stesso Gravi na , che contiene le proposte non accettate dalla Figc. «Ove il manuale di licenze nazionali 2022/2023», scrive C asini, «fosse approvato così come ipotizzato nella bozza, emergerebbero diverse gravi e non giustificabili anomalie. Sarebbe la prima volta, almeno dalla stagione 2015/2016, che la Federazione approva un sistema di licenze a poche settimane dall’iscrizione al campionato con requisiti e criteri più stringenti rispetto a quelli vigenti e per di più con efficacia retroattiva». «Laddove si ritenesse», ha aggiunto Casini, «davvero necessario introdurre immediatamente nella stagione 2022/2023 l’indice di liquidità quale requisito di ammissione ai campionati, sarebbe allora logico e coerente abbattere di 1/3 l’u l t imo valore adottato come requisito di ammissione (0,6) proprio in ragione degli effetti dell’emergenza sanitaria che hanno prodotto un calo dei ricavi e un aumento dei costi per tutte le società, in assenza per altro dei ristori». «Al di là dei numeri» sottolinea Casini «resta il problema generale di introdurre indici di ammissione retroattivi a poche settimane dall’inizio del campionato più severi rispetto a quelli noti e contro il parere unanime della serie A».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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