NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
venerdì 24 dicembre 2021
Casco obbligatorio per chi non ha 18 anni e tutti assicurati Altrimenti non si scia
Casco obbligatorio fino a 18 anni e polizza di
responsabilità civile per tutti. Sono le nuove norme che, dal 1 gennaio 2022, disciplineranno l’accesso alle piste da sci. E se scatta la zona arancione,
servirà anche il green pass rafforzato.Variante Omicron permettendo, la stagione
sciistica entra
nel vivo, ma dal
primo gennaio
2022 chi vorrà praticare sci alpino o volteggiare con lo snowboard, dovrà prestare attenzione alle nuove regole che in
buona sostanza equiparano lo
sciatore all’automobilista. Assicurazione obbligatoria, casco per i minorenni, in generale un quadro di misure studiato ad hoc nel decreto legislativo 40/21 riguardante le
«norme sulla sicurezza delle
discipline sportive invernali»
destinato a riformare la vita
sulla neve. Lo scopo, pare, è
quello di responsabilizzare gli
sciatori amatoriali rendendoli
titolari di una polizza assicurativa per responsabilità civile da danni o infortuni a terzi.
Questa copertura, per la pratica di attività sportive da dilettanti, è garantita comunemente dalla polizza nota come
«Responsabilità civile della vita privata», o del «capofamiglia» a tutela dei fatti della vita
privata come la proprietà e la
conduzione dell’abi ta zio n e,
l’attività del tempo libero e la
pratica degli sport. All’obb l i go
non si sfugge: chi venisse pescato a sciare senza assicurazione, eccezion fatta per le piste di fondo, incorrerebbe in
una sanzione variabile tra i
100 e i 150 euro, oltre al ritiro
dello skipass. Diverse le soluzioni a disposizione. Se lo sciatore fosse titolare, tra le sue
assicurazioni personali, di
una polizza «Rc vita privata»,
potrebbe mostrare copia della
polizza senza sostenere costi
aggiuntivi. Se lo sciatore fosse
invece iscritto alla Federazione Italiana Sport Invernali, gli
basterebbe esibire la tessera
della Fisi., perché con l’iscri -
zione annuale dal costo di 35
euro è prevista la polizza di
responsabilità civile con un
massimale di 500.000 euro in
caso di danni a terzi, oltre all’assicurazione compresa
contro gli infortuni subiti
(80.000 euro per invalidità
permanente o morte), il soccorso sulle piste in toboga fino
a 500 euro e in elicottero o in
eliambulanza fino a 2.000 euro. Chi fosse sprovvisto delle
due sottoscrizioni, potrebbe
acquistare una polizza sul posto, rivolgendosi direttamente al gestore dell’impianto di
risalita, aggiungendola al costo dello skipass. Non mancano, alla bisogna, pacchetti brevi, anche giornalieri, o magari
della durata dell’intera stagione sciistica, reperibili in rete o
presso le compagnie assicurative. Ogni pacchetto a disposizione prevede soluzioni multigaranzia, che possono coprire pure gli infortuni personali.
In media, il costo di un’assicu -
razione varia tra i 2,5 e i 3,99
euro per ogni giorno sulla neve, con massimali variabili tra
i 150.000 euro e i 2 milioni
(franchigie comprese tra i 500
e i 1.000 euro). In generale, si
stabilisce che nel caso di scontro tra sciatori sia presumibile, fino a prova contraria, che
ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre
danni. Significa che la maggioranza degli incidenti sulle
piste vengono considerati come «concorso di colpa» e ogni
parte coinvolta avrà a proprio
carico un 50% del costo dei
propri danni. Il decreto, premesso che il concessionario e
il gestore degli impianti di risalita non sono responsabili
degli incidenti che possono
verificarsi nei percorsi fuori
pista, include delle misure anche per chi pratica lo sci fuori
pista, lo sci-alpinismo o altri
tipi di attività escursionistiche, dove il pericolo maggiore
è rappresentato dalle potenziali valanghe. I gestori hanno
l’obbligo di esporre i bollettini
quotidiani e se per le condizioni di meteo e neve sussistesse
il rischio di valanghe, tutti gli
sciatori dovrebbero munirsi
degli appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca,
pala e sonda da neve. Non finisce qui. Gli sciatori minorenni
saranno obbligati a indossare
il casco protettivo, pena una
multa di circa 150 euro. Non
scordando le norme universali scandite in ogni impianto
per garantire le migliori condizioni di discesa. Tra queste,
viene rimarcato il tenersi lontani dagli sciatori a valle, la
possibilità di sorpassare solo a
condizione che ci siano spazi e
visibilità sufficienti, il modificare la traiettoria agli incroci,
riducendo la velocità, senza
fermarsi nei pressi di dossi, liberare la pista in caso di caduta, il divieto di sciare in caso di
assunzione di bevande alcoliche o sostanze stupefacenti,
con l’inclusione di controlli all’etilometro. E ancora: l’obbliggo di prestare soccorso a chi
ne avesse bisogno, tenendo
presente una sanzione fino a
1.000 euro per chi lo omettesse. Tutto questo è da considerarsi valido se il territorio è in
zona bianca o - eventualmente
- in zona gialla, che non registra modifiche di approccio
sostanziali. Diversa la situazione in zona arancione, dove
per sciare, per muoversi al di
fuori del proprio comune di
residenza e della propria regione, andare al bar o al ristorante, in palestra o a un evento, sarà necessario il cosiddetto super green pass, vale a dire
la carta verde rafforzata. Signifca che senza essersi sottoposti alla doppia dose di profilassi vaccinale, non si potrà accedere alle piste. Tutto questo
salvo cambiamenti previsti
dalla cabina di regia dell’ese -
cutivo, convocata per oggi pomeriggio, che potrebbe introdurre una stretta ulteriore
sulle regole da adottare per accedere alle attività ricreative.
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