«Riprendiamo subito le estrazioni»
Record storico del costo dell’energia: i dati ufficiali in arrivo oggi prevedono un +55% per
l’elettricità e un +41% per il
gas. Per il sottosegretario al
ministero della Transizione
ecologica, la leghista Vannia
Gava, la formula necessaria
per far fronte a questa crisi è
«rilanciare la produzione nazionale di gas e liberarsi delle
moratorie sulle trivellazioni».
Il costo dell’energia è in costante aumento. Il governo
per aiutare le famiglie ha deciso di calmierare le bollette.
Quanto è sostenibile una misura del genere?
« Ne ll ’immediato bisogna
fare qualcosa, questo è evidente, ma siamo tutti consapevoli
che non è sufficiente. In legge
di bilancio il centrodestra unito ha stanziato 4 miliardi per le
situazioni più difficili. Come
Lega e come centrodestra abbiamo evitato che Pd e 5 stelle
con la scusa degli interventi infilassero una patrimoniale
mascherata che sarebbe stata
la mazzata finale per tutti».
Le imprese preferiscono
chiudere perché con il rincaro
energetico il costo di produzione supera i ricavi. Ci saranno aiuti anche per loro?
«Noi vogliamo e dobbiamo
aiutare le imprese, abbiamo
ascoltato il loro grido d’allar -
me, non possiamo strozzarle
in questo momento di riparte n za » .
Però per ora non sono previsti incentivi specifici per il
mondo produttivo. Cosa farete in concreto?
«Nelle prossime ore si discuterà anche di questo, un po’
è stato fatto a luglio, adesso bisogna mettere il grosso, perché ci sono dei rincari a tre cifre e noi non possiamo permettere che le nostre aziende
c h i ud a n o » .
Al di là dei sussidi, che soluzioni avete in mente per risolvere il problema del caro bollette alla radice?
«Il problema va risolto in
maniera strutturale iniziando
con un piano nazionale per l’emergenza energetica come già
detto da Matteo Salvini e con la
revisione del mix energetico.
Le rinnovabili vanno bene, ma
tutte: anche l’idroelettrico, la
geotermia e la valorizzazione
energetica dei rifiuti. Per la
transizione servirà anche il
gas e il suo acquisto unico da
parte dell’Ue. Insieme a questo
è fondamentale rilanciare la
produzione nazionale di gas e
liberarsi delle moratorie sulle
trivellazioni. Corriamo il rischio che, se non lo facciamo
noi, arrivino altri a estrarlo al
posto nostro. Produrre gas costa meno che acquistarlo e
quindi occorre rimettere subito in moto le trivelle».
La Germania ha chiuso con
il nucleare e il Wall Street
Jour nal s c r ive : «R ara m ente
un Paese ha lavorato così duramente per rendersi vulnera bi l e ». È d’ac c o rd o?
«Quella tedesca è una scelta
più ideologica che ecologista
perché ovviamente il nuovo
governo ritiene fondamentale
mantenere le promesse fatte
piuttosto che motivare scelte
diverse dovute all’e m e rge n za
energetica. È una decisione
che non farà male solo a loro,
ma a tutta l’Eu ro pa » .
Si attendono le posizioni
d el l ’Unione europea sulla tassonomia e se questa comprenderà anche il nucleare oppure
no. Perché c’è tanto astio nei
confronti del nucleare di
quarta generazione?
«Deriva dalla mancanza di
cultura ambientale, bisogna
approfondire e non basarsi su
fake news. È uno scontro di interessi giganteschi che coinvolge le lobby delle energie alternative, c’è molto poco ambientalismo in tutto questo. I
Verdi europei sono figli di una
cultura di estrema sinistra che
si batte con tesi più anticapitaliste che ecologiste».
Quali sono i piani per il nucleare pulito in Italia?
«Bisogna investire sulla ricerca. È sbagliato dire di no a
priori, stanno investendo tutti
e noi andiamo sempre alla rincorsa. Per esempio si potrebbe
valorizzare l’Enea che ha già
un progetto in corso».
Cosa si può fare in attesa
della nuova tecnologia da fus io n e? Il nucleare da fissione è
un tabù?
«La fissione è il passato,
quella di oggi è una tecnologia
completamente diversa. Ci sono dei progetti che replicano
l’energia del sole, investiamo
su quelli. Per il resto affidiamoci al mix energetico».
Nessun commento:
Posta un commento