STUPIDA RAZZA

venerdì 24 dicembre 2021

Montano i tifosi della Dad

 

Continuano a scriverla con la q. Sulla scuola i governi mostrano regolarmente deficit di strategia e di capacità gestionale. Nel santuario cardine della sinistra la stagione dei banchi a rotelle di Lucia Azzolina e Domenico Arcuri è lontana, ma anche lo staff di Mario Draghi si muove a tentoni e rischia di essere travolto dalla contagiosità della variante Omicron: classi in quarantena, totale mancanza  di screening, impossibilità di definire i flussi del virus all’interno di edifici fatiscenti. Con un’unica soluzione: mandare a casa i ragazzi. Dove i limiti della fibra e la diffusione poco uniforme della tecnologia impediscono una Dad diffusa ed efficace, con buchi di apprendimento del 50%. Poi ci si scandalizza per gli esiti delle prove Invalsi. Non c’è pace fra i banchi; fra oggi e domani gli studenti sono in vacanza ma non sanno quando torneranno in classe. Aumentano i contagi? Tutti in cameretta anche dopo l’Epifania. È ciò che chiede a gran voce il virologo in pensione Massimo Galli: «Non voglio tirarmi addosso u n’ira diddio di critiche però ci sarà da pensare a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo». È vero che la percentuale dei contagi in classe aumenta, ma la soluzione riporta esattamente al marzo 2020. Quasi due anni buttati via. Sulla stessa posizione è Giorgio Palù, presidente dell’Aifa (Agenzia del farmaco): «Quando circolava la variante Alfa i bambini si infettavano pochissimo, non trasmettevano, non si ammalavano in forma grave», ha detto a S ky Tg 24 . «Oggi la situazione è diversa perché l’incidenza è soprattutto in questa fascia d’età scolare e la malattia è più severa. La valutazione è sempre di rischio-beneficio. Allunghiamo pure le vacanze, se abbiamo la possibilità di recuperare successivamente». E nelle regioni con più contagi ora l’ipotesi è il rientro in classe il 10 gennaio. Così la scuola, dove secondo la narrazione governativa sembrava che tutto stesse funzionando a meraviglia, torna drammaticamente centrale. Chi dovrebbe risolvere i problemi si limita a litigare. Da una parte le virostar, dall’altra il ministro d el l ’Istruzione Patr i zio B i a n ch i , tecnico di facciata ma in realtà espressione del Pd più ortodosso, quello emiliano: fu assessore regionale nelle giunte di Va s c o E r ra n i e Stefano Bonaccini. Lui, ad allungare le vacanze invernali, è contrarissimo. «Sarebbe una misura sbagliata. La scuola è il comparto che con più prontezza ha risposto all’invito alla vaccinazione», ha spiegato a Un o - m atti n a su Raiuno. Poi ha smentito i dati, a conferma che l’ev id e nza scientifica è un’ap pa r i z io n e scomparente: «I positivi nelle scuole sono sotto lo 0,50%, le classi in quarantena sono 10.000 su 400.000. Il vero strumento per evitare il ritorno alle quarantene è la vaccinazione». Infine il suo mantra politico: «Il problema non è la scuola ma ciò che avviene fuori dalla scuola». Oltre ai presidi, fortemente contrari, a dar manforte al ministro è arrivato il premier D ra g h i nella conferenza stampa di fine anno. «Non allungheremo il calendario delle vacanze. Il ministro è stato esplicito in questa direzione. Sono consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subìto a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia». Ma ha chiuso lasciando aperta la porta: «Il ricorso alla Dad dipende delle vaccinazioni». Fra i sindaci di sinistra si fa largo una soluzione alternativa alle vacanze fiume: il green pass per gli studenti. Sarebbe un ulteriore giro di vite, impossibile da applicare nell’immediato visto che la campagna per i minori è cominciata da poco. M atte o R ic c i , sindaco piddino di Pesaro e presidente dell’Associazione per le autonomie, insiste nella proposta: «Se non si prende un provvedimento urgente, dopo la pausa natalizia questo sarà l’amaro dono nella calza della Befana. I bambini e i ragazzi vaccinati non possono ritrovarsi in didattica a distanza a causa dei loro compagni non vaccinati. Bisogna introdurre il green pass anche per gli alunni delle elementari, per gli studenti delle medie e delle superiori». Lui chiederebbe il certificato anche a Gesù Bambino per entrare nel presepe. Il ministroB i a n ch i re p l ic a ma senza affossare il diktat: «Questa proposta ha trovato u n’opposizione ampia, anche perché un conto sono i ragazzi grandi vaccinati all’85%, un conto i bambini. Ne discuteremo serenamente nel Consiglio dei ministri». Il summit si tiene stamattina a Palazzo Chigi e chi entra sarà accompagnato da una dura presa di posizione del Vaticano contro la Dad. (🤔🤔🤔) La Pontificia accademia per la vita presieduta da monsignor Vincenzo Pagliaha presentato un documento nel quale sottolinea «la gravità della didattica a distanza, che dovrà in futuro essere considerata solo l’ultima ratio da adottare in casi estremi. Laddove le misure di contenimento hanno costretto i ragazzi alla Dad, l’impoverimento dell’a pprendimento e la deprivazione delle relazioni formative sono diventati un’ev idenza condivisa». A forza di vacanze prolungate, almeno dieci milioni di bambini nel mondo non torneranno più a scuola.


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