MA DOVE VUOLE ARRIVARE IL GOVERNO, AZZERARE I CONTAGI E' IMPOSSIBILE !)
no, un numero mai visto finora nel-
le quattro ondate del Covid che
hanno colpito l’Italia dall’inverno
del 2020. Eccola la «nuova fase»
della pandemia che dopo altri Paesi
è iniziata anche in Italia dove ormai
quasi un caso su tre (il 28%) è causa-
ta dalla temuta variante Omicron
che nel giro di una decina di giorni
dominerà l’epidemia visto che ha
un tempo di raddoppio dei casi di
48 ore. Omicron infatti è dalle tre alle cinque volte più contagiosa dellavariante Delta ed è in grado di “bu-
care” i vaccini per l’infezione, so-
prattutto in chi ha fatto solo le pri-
me due dosi - scenderebbe al 20%
circa la protezione -, mentre l’im-
munizzazione soprattutto dopo la
terza dose sembra restare uno scu-
do solido contro le forme gravi pro-
vocate dal virus e dunque su ricove-
ri e decessi: tra i tecnici del ministe-
ro della Salute sii ragiona di un 80%
di efficacia, ma si aspettano dati più
solidi. A confermarlo sono anche i
primi studi in arrivo dall’estero e in
particolare dall’Inghilterra dove
Omicron ha fatto schizzare da gior-
ni i contagi oltre il tetto dei 100mila
casi al giorno. Secondo l’Imperial
College e l’Agenzia per la sicurezza
sanitaria se la variante è molto più
contagiosa sarebbe anche meno
violenta delle precedenti varianti provocando dal 40% al 70% in meno
di ricoveri. (🤔🤔🤔) Il problema però - se-
condo sempre i ragionamenti dei
super esperti del ministero della sa-
lute e dell’Istituto superiore di Sa-
nità - è che con questo livello di
contagiosità e numeri di positivi
raddoppiati o triplicati rispetto a
qualche giorno fa, il rischio è che per
la legge dei grandi numeri crescano
di conseguenza anche le forme gra-
vi (MA CHE NE SAPETE PORTA SFIGHA !)e dunque ci sia di nuovo il rischio
che gli ospedali tornino a intasarsi
di pazienti Covid.
Per vedere i reali effetti sugli
ospedali italiani bisognerà attende-
re almeno due settimane, mentre la
prossima flash survey che fotogra-
ferà l’inarrestabile avanzata di
Omicron è attesa per il 3 gennaio.
«La stima conferma la grande velo-
cità di diffusione della variante, che
sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere
maggioritaria in breve tempo, come
sta già avvenendo in diversi altri
paesi europei», ha spiegato ieri il
presidente dell’Iss Silvio Brusafer-
ro. Che ha ricordato come «in base
ai dati disponibili le armi a disposi-
zione sono la vaccinazione, con la
terza dose tempestiva, e le misure,
individuali e collettive, per limitare
la diffusione del virus, le mascherine, la limitazione dei contatti e degli
assembramenti». La diffusione del-
la variante Omicron al momento è
molto diversa da Regione a Regio-
ne: ci sarebbero punte dell’80% in
alcune aree, mentre è del tutto as-
sente in altre zone del Paese. In
Lombardia dove ieri si è registrato
un picco di 12mila casi la variante
Omicron è già al 40 per cento.
Intanto oggi è attesa la nuova
cabina di regia sui colori delle Re-
gioni decisi in base alle percentuali
di occupazione dei posti letti nei
reparti ordinari e nelle terapie in-
tensive. Nonostante Lombardia,
Lazio e Piemonte siano vicine alle
asticelle che decidono la retroces-
sione in zona gialla le tre Regioni
dovrebbero al momento restare
per un soffio in zona bianca.
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