«Nel giro di poche ore sono stati cancellati i principi di libera circolazione delle persone in Europa, bypassando le regole definite dal green pass. Se un francese vuole venire in Italia è obbligato a fare il tampone mentre può andare in Spagna liberamente. Questo mette l’Italia nella condizione di essere poco competitiva. Gli italiani, nonostante il green pass, devono fare il tampone prima di rientrare. Questa situazione ha fatto piovere centinaia di cancellazioni». Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, riferisce il grido di allarme che arriva dagli operatori del turismo organizzato: «Ditemi chi si azzarda a prenotare un tour non avendo la certezza di poter partire. Anche chi aveva pensato di partire per qualche giorno durante le feste ci ha rinunciato. Non penso andrà meglio dopo Capodanno. La diffusione della variante Omicron ci ha fatto ripiombare nell’incubo del contagio. Ma così le agenzie di viaggi non lavorano più, non hanno più ossigeno. (QUELLO LO DANNO AGLI INTUBATI!) (😞😞😞) È bastato l’obbligo del tampone per dimezzare le prenotazioni. Poi l’annuncio di altre restrizioni per il dilagare della nuova variante ha pressoché azzerato il traffico. Le compagnie di crociera stanno cancellando i viaggi nei Caraibi fino a marzo. Chi aveva deciso di prenotare una vacanza da gennaio ad aprile nei corridoi turistici preferisce aspettare che la situazione si schiarisca». Rebecchi è molto critico sull’obbligatorie - tà del test. «L’Italia è l’unico Paese nella Ue che ha vietato una serie di destinazioni per turismo, e dove è consentito ci sono protocolli che scoraggiano i movimenti. Il tampone obbligatorio anche per chi è vaccinato ha scardinato il sistema di uniformità nella Ue e ora ogni Paese è autorizzato a introdurre regole proprie senza alcun coordinamento con il resto dell’Un io n e » . Rebecchi riferisce di una situazione da «codice rosso». «I sussidi si sono bloccati e non sappiamo se e in che misura verrà prorogata la cassa integrazione. In caso contrario gran parte delle agenzie saranno costrette a licenziare. E a farne le spese saranno soprattutto le donne, perché questo è un settore che conta oltre 63.000 impieghi femminili». Ques t’anno il crollo del fatturato sarà di oltre l’80%. «Qualcosa è stato recuperato nei mesi estivi, ma le spiagge piene non hanno coinvolto più di tanto il turismo organizzato. Il fatturato dei viaggi business è crollato del 68% rispetto al 2019 e l’organizzazione di eventi e convegni dell’85%. Per non parlare dei viaggi scolastici che si sono azzerati da due anni».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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