STUPIDA RAZZA

giovedì 30 dicembre 2021

L’asse Lega-5 stelle (PER ORA) blocca il super green pass sul lavoro

 

lega e M5s si impongono e fanno saltare l’idea di estendere il super green pass a tutto il mondo del lavoro, a partire dai dipendenti della pubblica amministrazione, oltre a quelli della sanità, della scuola e del comparto sicurezza, dove l’obbligo del certificato verde rafforzato è già in vigore. Uno smacco senza precedenti in particolare per il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brun etta , che l’altro ieri aveva auspicato «l’applicazione del super green pass a tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo». Sconfitti anche il solito Walter Ricc i a rd i , consigliere scientifico del ministro della Salute, che ieri mattina aveva proclamato: «È il momento del super green pass per fare tutto, a partire dal poter andare a lavorare» e le Regioni, che pure avevano chiesto di estendere l’obbligo del green pass rafforzato, ovvero quello che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid, ma non viene rilasciato a chi presenta un tampone negativo, a tutto il mondo del lavoro. La giornata di ieri segna quindi un nostalgico ritorno ai tempi della maggioranza Lega-M5s: di buon mattino si riunisce il Comitato tecnico scientifico, che esamina le proposte di nuovi provvedimenti sul contrasto alla pandemia. Alle 16.45 si riunisce la cabina di regia, presieduta da Mario Draghi. Presenti i capidelegazione dei partiti di maggioranza, Gi ancarlo G io rgetti (Lega), Dario France sch ini (Pd), Roberto Spera n za (Leu), Elena Bonetti( Iv) Stefano Patuanelli (M5s) e Mariastella Gelmini ac c o m - pagnata da Renato Brunetta (Fi), il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Rober to G a ro fol i . Su ll ’estensione del super green pass a tutto il mondo del lavoro, o almeno ai dipendenti della pubblica amministrazione che lavorano a contatto con il pubblico, Lega e M5s fanno muro. Il primo a prendere la parola per esprimere le sue perplessità e quelle del Carroccio è G io r - getti . Il ministro dello Sviluppo economico fa presente ai colleghi che estendere l’ob - bligo del super green pass a tutti i lavoratori si configurerebbe come un vero e proprio obbligo vaccinale. In questo caso, tiene a sottolineare G io rgetti , lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità di eventuali effetti dannosi del vaccino, e stilare un elenco di persone fragili da esentare. Anche il ministro dell’Agricoltura, il grillino Ste fa n o Patua n el l i , si mette di traverso: «Abbiamo sempre ragionato per funzioni», dice Pa - tua n el li alla Ve rità , «forze dell’ordine, docenti, sanitari. Quelli a contatto con le persone. Quale sarebbe la ratio di distinguere tra un lavoratore e un disoccupato? Non siamo contrari all’obbligo», aggiunge Patua nel li , «come dimostrano i precedenti decreti, ma con raziocinio». Patuan el l i in cabina di regia dice anche di preferire, a questo punto, di iniziare a ragionare di obbligo vaccinale. Fra n c e s ch i ni , S p e ra n za , Br u n etta e la G el m i n i c e rc a - no di convincere D ra g h i a introdurre questa specie di obbligo vaccinale mascherato, ma il premier non vuole forzare la mano, e quindi si ragiona di una estensione bonsai, per il personale dei trasporti, i lavoratori delle fiere e quelli degli impianti sciistici. Una sconfitta del fronte dei pasdaran del super green pass, che finisce per far imbestialire il Pd: «Ancora una volta», twitta imbestialito il senatore dem Dario Stefano, «la Lega di Sa lv i n i vuole impedire al governo di prendere iniziative forti contro la pandemia. Un atteggiamento non più tollerabile. Si decida subito il super green pass per tutti i lavoratori». Se non ci fosse, dovrebbero inventarlo, il senatore Ste fa - n o: twitta contro la Lega ma si dimentica di citare il M5s, che pure si è opposto al super green pass per tutti i lavoratori, o forse finge di dimenticarlo, poiché i pentastellati sono alleati dei dem. Del resto, la mossa di Patua n el l i , fedelissimo di Giuseppe Conte, non potrà non avere ripercussioni sull’alleanza giallorossa, già messa a dura prova dal crollo costante dei consensi del M5s. Nervoso, per usare un eufemismo, anche Br un etta . La posizione di Giorgetti è all’insegna del più puro buon senso e anche della chiarezza nei confronti dei cittadini. Estendere a tutto il mondo del lavoro il super green pass, infatti, equivale a introdurre surrettiziamente in Italia l’obbligo vaccinale senza però stabilirlo per legge, e dunque non assumendosi la responsabilità di erogare indennizzi in caso di effetti avversi. Una questione affrontata spesso dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: «Penso che l’e s te n s io n e del green pass e il vaccino obbligatorio», ha detto a questo proposito, alcune settimane fa, la M el o n i , «siano due cose diverse. Il green pass era una misura nata dall’Unione europea per favorire la circolazione delle persone, il vaccino obbligatorio è un’altra cosa: se il governo vuole usare il green ass per inserire surrettiziamente l’obbligo vaccinale allora io penso che questo non sia giusto. Inserisca l’ob - bligo vaccinale», ha aggiunto la M el o n i , «io non sono d’ac - cordo ma se ne assume la responsabilità; anche perché ci sono regole diverse sugli indennizzi nel caso in cui qualcosa non funzioni. L’obb l i go vaccinale prevede per legge che lo Stato indennizzi, sul resto ci sono sentenze della Corte costituzionale ma la legge non c’è». Alle 21 inizia il Consiglio dei ministri: «Il Pd è a favore dell’obbligo vaccinale ma intanto l’estensione del super green pass a tutte le attività rappresenta un incentivo a vaccinarsi», (NO,RAPPRESENTA UN RICATTO !) spiegano fonti dem mentre la riunione è ancora in corso. La battaglia c o nt i nu a .

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