«Tre quarti dei decessi arrivano da non vaccinati». Ma non è vero

 

Dopo la fatidica frase: « L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente», Mario Draghi, ieri in conferenza stampa ha detto un’a ltra grave inesattezza. «Tre quarti dei decessi sono non vaccinati» ha asserito il presidente del Consiglio. Poco dopo ha invece detto che si tratta dei due terzi. Peccato siano entrambi dati sballati. Non è in discussione che sottoporsi al vaccino abbassi drasticamente la probabilità di morire, tanto che nell’ultimo report Iss si calcola che fra il 22 ottobre e il 21 novembre nei non vaccinati il tasso di decesso sia stato otto volte superiore ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni e 45 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster. Ma il premier ieri non ha dichiarato questo. Ha affermato che il 75% dei morti è non vaccinato. E questa è una falsità. Considerando ancora il periodo compreso tra il 22 ottobre e il 21 novembre, i morti non vaccin ati sono stati 722 su 114.674 infetti. Su 7.107 contagiati con ciclo incompleto, 42 sono morti; sono 217 i deceduti su 122.505 positivi vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni; 745, su 71.563 positivi con ciclo completo da più di 150 giorni, non hanno superato la malattia; infine, il virus è stato fatale per 29 dei 4.219 positivi «boosterizzati». Ricapitolando, su 1.755 morti nell’arco di 30 giorni, 722 erano non vaccinati. E no, non sono i tre quarti, ma meno della metà.