STUPIDA RAZZA

giovedì 23 dicembre 2021

L’energia ci costa il 1.000% in più ma Cingolani vuole l’eolico in città

 

 Nel l’arco di appena 12 mesi il costo dell’energia si è impennato del 1.000%. Ma la soluzione che propone il ministro della Transizione ecologica, Cingolani, è lunare: «Turbine eoliche e parchi solari nei quartieri italiani oppure rinunciate all’auto, all’aria condizionata, al telefono cellulare e a Internet». «Gli italiani devono capire che o si fanno nuove turbine eoliche o parchi solari nei quartieri italiani o l’alternati - va è sbarazzarsi dell’auto, dell’aria condizionata, del telefono cellulare e di Internet»: le parole del ministro della Transizione ecologica, R oberto Cingolani, sono destinate a far girare le pale, è il caso di dirlo, agli italiani. Intervistato dal Financial Times, C i n gol a n i straparla di costruire pale eoliche nei quartieri delle città, come se fosse una ipotesi realistica, possibile, e avverte che in caso contrario dovremo fare a meno dell’auto e del telefonino. Non solo: secondo C i n gol a n i , per quel che riguarda l’en erg ia nucleare, l’Italia «dovrebbe considerare di ripristinarla» guardando a tutte le nuove tecnologie «compresi i piccoli reattori modulari». Sull’i mpennata dei costi dell’e n e rg i a , il ministro sottolinea che «il Paese è stato duramente colpito dai recenti aumenti dei prezzi del gas a causa di un mix energetico molto povero. Da quando D ra g h i si è insediato», secondo il ministro, «l’Ita - lia ha messo in campo una semplificazione molto potente» delle procedure per l’auto - rizzazione di nuovi progetti grazie alla quale «il tempo necessario per ottenere un permesso per un progetto infrastrutturale potrebbe essere ridotto da 1.200 a 270 giorni». L’IMPENNATA DEL PUN Bene, anzi molto male: guardando ai dati diffusi da Terna, nel giugno 2021 la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 27,4 miliardi di chilowattora, coperta per il 42% dalle fonti rinnovabili. Nel 2020, il 37% dei consumi italiani era stato soddisfatto da fonti rinnovabili, quindi la percentuale è in netta crescita, Nonostante ciò, i prezzi sono alle stelle, e non smettono di salire. Prendiamo come riferimento il Pun, il prezzo unico nazionale, ricordando che nella borsa dell’ene rg ia elettrica viene negoziato ogni giorno il prezzo delle forniture di energia del giorno successivo, con un prezzo diverso ora per ora e zona per zona. Il Pun è semplicemente la media di questi valori, pesata sui volumi di energia scambiati. Nel 2020 il prezzo medio del 2020 era 38,92 euro per mille chilowattora; dalle 18 alle 19 di mercoledì 24 novembre 2021 ha toccato il prezzo record di 385 euro per mille chilowattora. E ieri è arrivato a 418 euro. In un anno, il costo dell’energia elettrica è cresciuto di oltre 10 volte: il mille per cento, in 12 mesi. Che significa tutto questo? Semplice: le energie rinnovabili crescono come percentuale sul totale della domanda di energia elettrica degli italiani, e al tempo stesso schizzano verso l’alto anche i prezzi. Con buona pace di Cingola - ni, quindi, basta confrontare i prezzi dell’energia elettrica anno dopo anno in Italia per verificare come le pale eoliche non producono un decremento dei prezzi dell’energia elettrica, che anzi continuano la loro corsa verso l’alto. Che dire, quindi, delle parole di Cin - gola ni sulla necessità di installare le pale eoliche nei quartieri italiani, tra i palazzi, magari lungo le superstrade, nei mercati, per evitare di dover buttare via i computer e gli smartphone e di essere costretti a tenere le auto in garage? Si tratta, come è evidente, di pura demagogia, di frasi e concetti ripetuti solo e soltanto a scopo propagandistico, senza alcun aggancio con la rea l tà . Lo scorso primo ottobre, ricordiamolo, le bollette della corrente elettrica sono aumentate del 30%, a causa dell’aumento dei prezzi del gas, provocato tra l’altro dal vertiginoso aumento della domanda da parte della Cina, oltre che dai minori stoccaggi, dal calo dell’offerta da parte della Russia. Secondo le ultime stime di Nomisma, riportate dal Sole 24 Ore, a partire da gennaio 2022 l’aumento delle bollette dell’energia elettrica arriverebbe al 48% mentre per quelle del gas si sfonderà addirittura il tetto di un aumento del 60%, al 61%. LE CONTROMISURE Il governo ha pensato di rendere rateizzabili le bollette emesse da gennaio ad aprile 2022, consentendo in particolare di pagarle in 10 rate. La misura è stata inserita nel testo della manovra con l’ulti - mo emendamento presentato in Senato dal governo guidato da Mario Draghi, che inoltre ha incrementato i fondi stanziati per calmierare i prezzi di luce e gas: ai due miliardi di euro già previsti se ne aggiungono altri 1,8, raggiungendo così una quota di 3,8 miliardi. La possibilità di rateizzare le bollette è prevista per le famiglie e le piccole imprese. Rateizzare però non significa risparmiare, ma solo e soltanto accumulare altri debiti. Le famiglie e le imprese italiane, in pratica, si ritroveranno alle prese con una vera e propria stangata, che per una nazione che si sta appena rialzando dalla crisi di due anni di pandemia rappresenterà una sorta di colpo di grazia. In un quadro così drammatico, ci tocca anche digerire le dichiarazioni naif di C i n gol a n i , che vuole installare pale eoliche nei centri cittadini, altrimenti addio automobile, telefonino, computer e tv. Siamo, come è ben chiaro, di fronte a parole in libertà di un esponente di un governo che dovrebbe tirare l’Italia fuori dalla palude, ma che sembra incapace di offrire soluzioni serie alle drammatiche emergenze di queste settimane.

Nessun commento:

Posta un commento