Dal 2026 prenderà vita un nuovo catasto e un nuovo metodo per calcolare le imposte da pagare sulla casa. Se infatti il Parlamento dovesse approvare senza cambiamenti l’articolo 6 della delega fiscale, che il 3 marzo è passato per un solo voto a favore in commissione Finanze alla Camera, gli italiani dovranno fare i conti con un portafoglio più leggero a causa di tasse più pesanti. L’articolo sul catasto prevede infatti l’adozione di norme per modificare il sistema di rilevazione catastale degli immobili, prevedendo nuovi strumenti da mettere a disposizione per i Comuni e l’Agenzia delle entrate. L’obiettivo finale è facilitare e accelerare l’i n d iv idu a z io n e degli immobili attualmente non censiti, dei terreni edificabili accatastati come agricoli e degli immobili abusivi, «individuando a tal fine specifici incentivi e forme di valorizzazione delle attività di accertamento svolte dai Comuni in questo ambito, nonché garantendo la trasparenza delle medesime attività», si legge dal tes to. Ne l l ’articolo 6 sul catasto sono poi elencati i principi e i criteri direttivi che dovranno essere usati per integrare le informazioni catastali attualmente presenti con quelle nuove, che ricordiamo saranno disponibili il 1° gennaio 2026, a fine mappatura. Entrando nel merito, la norma spiega come si debbano «attribuire a ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale determinata secondo la normativa attualmente vigente, anche il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato». Ma non solo, perché si prevedono anche dei «meccanismi di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento e comunque non al di sopra del valore di mercato», si legge dal testo. Da segnalare come nelle grandi città e nelle località turistiche i valori fiscali sono circa la metà rispetto a quelli di mercato. Questo significa che con il nuovo calcolo le aliquote delle imposte sono dunque destinate ad aumentare notevolmente. Anche perché ricordiamo che i balzelli come l’I mu saranno calcolati in base al nuovo criterio stabilito dall’articolo 6. E infatti, stando ad alcune stime, l’i m p o s ta municipale unica sulle seconde case potrebbe addirittura crescere in media del 125%. Senza poi calcolare che una rivalutazione del mattone porterebbe anche a scompensi nel calcolo dell’Isee, facendo perdere agevolazioni fiscali a diverse famiglie, dato che nel calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente rientrano anche gli immobili. Ma le novità all’i nte r n o d e ll ’articolo 6 sul catasto non finiscono qua perché per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico o artistico verranno introdotte delle «riduzioni del valore patrimoniale medio ordinario che tengano conto dei particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione nonché del complesso dei vincoli legislativi rispetto alla destinazione, all’utilizzo, alla circolazione giuridica e al restauro di tali immobili». Un’ultima parte è poi dedicata agli immobili fantasma e che non rispettano la reale consistenza, destinazione d’uso o la categoria catastale attribuita. Nel rapporto Stati sti - che catastali 2022 dell’A ge n - zia delle entrate si evidenzia come le attività di fotoidentificazione hanno fatto emergere, per il momento, oltre 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite in catasto.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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