STUPIDA RAZZA

lunedì 7 marzo 2022

Dal 2026 ogni anno lo Stato ritoccherà i valori delle case

 

Dal 2026 prenderà vita un nuovo catasto e un nuovo metodo per calcolare le imposte da pagare sulla casa. Se infatti il Parlamento dovesse approvare senza cambiamenti l’articolo 6 della delega fiscale, che il 3 marzo è passato per un solo voto a favore in commissione Finanze alla Camera, gli italiani dovranno fare i conti con un portafoglio più leggero a causa di tasse più pesanti. L’articolo sul catasto prevede infatti l’adozione di norme per modificare il sistema di rilevazione catastale degli immobili, prevedendo nuovi strumenti da mettere a disposizione per i Comuni e l’Agenzia delle entrate. L’obiettivo finale è facilitare e accelerare l’i n d iv idu a z io n e degli immobili attualmente non censiti, dei terreni edificabili accatastati come agricoli e degli immobili abusivi, «individuando a tal fine specifici incentivi e forme di valorizzazione delle attività di accertamento svolte dai Comuni in questo ambito, nonché garantendo la trasparenza delle medesime attività», si legge dal tes to. Ne l l ’articolo 6 sul catasto sono poi elencati i principi e i criteri direttivi che dovranno essere usati per integrare le informazioni catastali attualmente presenti con quelle nuove, che ricordiamo saranno disponibili il 1° gennaio 2026, a fine mappatura. Entrando nel merito, la norma spiega come si debbano «attribuire a ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale determinata secondo la normativa attualmente vigente, anche il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato». Ma non solo, perché si prevedono anche dei «meccanismi di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento e comunque non al di sopra del valore di mercato», si legge dal testo. Da segnalare come nelle grandi città e nelle località turistiche i valori fiscali sono circa la metà rispetto a quelli di mercato. Questo significa che con il nuovo calcolo le aliquote delle imposte sono dunque destinate ad aumentare notevolmente. Anche perché ricordiamo che i balzelli come l’I mu saranno calcolati in base al nuovo criterio stabilito dall’articolo 6. E infatti, stando ad alcune stime, l’i m p o s ta municipale unica sulle seconde case potrebbe addirittura crescere in media del 125%. Senza poi calcolare che una rivalutazione del mattone porterebbe anche a scompensi nel calcolo dell’Isee, facendo perdere agevolazioni fiscali a diverse famiglie, dato che nel calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente rientrano anche gli immobili. Ma le novità all’i nte r n o d e ll ’articolo 6 sul catasto non finiscono qua perché per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico o artistico verranno introdotte delle «riduzioni del valore patrimoniale medio ordinario che tengano conto dei particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione nonché del complesso dei vincoli legislativi rispetto alla destinazione, all’utilizzo, alla circolazione giuridica e al restauro di tali immobili». Un’ultima parte è poi dedicata agli immobili fantasma e che non rispettano la reale consistenza, destinazione d’uso o la categoria catastale attribuita. Nel rapporto Stati sti - che catastali 2022 dell’A ge n - zia delle entrate si evidenzia come le attività di fotoidentificazione hanno fatto emergere, per il momento, oltre 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite in catasto.

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