Ormai il meccanismo è noto: agitano uno spauracchio per poi giustificare l’ulteriore privazione dei nostri diritti. Così la 4° ondata sta servendo per l’introduzione del super infame lasciapassare.
Nulla corrisponde alla terroristica e martellante campagna di informazione mainstream che continua a sciorinare numeri totalmente scollegati dalla realtà. La realtà è che da una settimana si è registrato effettivamente un aumento del flusso di ricoveri, trasferimenti, dimessi e decessi, ma l’emergenza sanitaria, dal punto di vista strettamente clinico/assistenziale, è regredita da un anno e mezzo. La realtà è che permangono e si manifestano sempre più evidenti, le criticità organizzative di un SSN ridotto all’osso. Ad ogni riacutizzazione del contagio, ché è effettivamente in corso ma che non compromette in alcun modo la salute pubblica, gli ospedali devono fare i conti con le pochissime risorse personali a disposizione, soprattutto dopo aver svuotato gli organici con le sospensioni; quindi cosa succede? Interi reparti vengono chiusi, sale operatorie dismesse con interventi rimandati e tutto il personale dirottato altrove: nei centri tampone, negli hub vaccinali per le terze dosi o nelle terapie intensive allestite grazie alla benevolenza di qualche miliardario che si sostituisce allo Stato. I reparti invece restano sguarniti di personale: togli personale di qua, togli personale di la per produrre vaccini e tamponi, mentre l’assistenza ai pazienti è di scarsissima qualità e sicurezza.
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