È peggio di Wuhan, due anni dopo. La Cina combatte la sua guerra interna con i focolai della variante Omicron, ormai diventata dominante, che scoppiano un po’ ovunque. Nel fine settimana sono esplose tutte le contraddizioni della politica zero contagi ribadita dalla Plenaria del Parlamento cinese che ha appena chiuso i lavori. Pechino deve infatti fronteggiare la più grave emergenza dal 2020 a oggi con un record di 1.807 nuovi casi segnalati nel weekend. Ieri, all’apertura dei mercati, la borsa di Hong Kong è crollata del -4,97% mentre l’ex colonia britannica, a sua volta, resta assediata dal contagio. L’indice Hang Seng ha poi chiuso con una perdita del 7%, la più drammatica dal novembre 2008. L’obiettivo della stabilità, il leit motiv della strategia del Governo cinese, si allontana a causa del virus. Nelle ultime ore i casi si sono moltiplicati in tutto il Paese, creando un vero e proprio cortocircuito proprio nel momento peggiore, con la guerra in Ucraina e le difficili trattative in corso per trovare una soluzione diplomatica alla crisi che presenta il conto con i costi dell’energia e delle materie prime alle stelle. Omicron ha scavalcato Delta e si fa strada con velocità ultrasonica, combattere i focolai più gravi con cicli massicci di test antigenici non basta. Le strutture di pronto intervento non sono adeguate a questa nuova emergenza. Filtrano le preoccupazioni di stranieri e imprenditori presenti da tempo in Cina, perché alla prima avvisaglia migliaia di operai restano bloccati in fabbrica, i visitatori di fiere restano intrappolati tra gli stand con il divieto di uscire fino a nuovo ordine come è successo nel GuangDong, mentre la catena della produzione e degli approvvigionamenti tecnologici rischia un nuovo, duro colpo. Nessuna zona è risparmiata: Jilin, nella Cina Nord-orientale, lo Shandong nella Cina orientale, le province del GuangDong della Cina meridionale, le municipalità di Shanghai e Pechino, hanno tutte registrato un forte balzo del numero di pazienti asintomatici. L’aumento giornaliero delle infezioni ha superato quello dei casi confermati per sei giorni consecutivi dal 7 al 12 marzo. Dal 10 febbraio al 13 marzo, il numero di casi confermati è passato da sette, appunto, a 1.807, interessando 26 province e regioni. Uno dei luoghi più colpiti è proprio la provincia di Jilin, che sabato ha registrato oltre 2.100 infezioni positive in un giorno, con 1.412 casi confermati e 744 positivi asintomatici. Per la Cina sono cifre enormi, ma la variante che ha innescato l’epidemia è più forte del 30% rispetto a quella precedente con una capacità di riprodursi 70 volte superiore. Changchun, nel Dongbei, ha imposto un blocco totale per frenare la diffusione del virus, mentre all’altro capo della Cina i 17,5 milioni di residenti di Shenzhen dovranno stare a casa per almeno una settimana. Le autorità della provincia del GuangDong hanno deciso di chiudere negozi e attività commerciali, sospendendo i trasporti e avviando tre round di test in tutta la città, a partire da oggi. L’esperienza di Wuhan non si sta rivelando sufficiente a far fronte al contagio minimizzando l’impatto sull’economia e sui mezzi di sussistenza della popolazione. La situazione peggiora anche a Dongguan, nella provincia del GuangDong, dove alcuni funzionari sono stati rimossi dai loro incarichi, in particolare per aver gestito male il focolaio di Dalang scoppiato alla fine di febbraio. Giganti della tecnologia come Huawei, Tencent devono accusare un altro duro colpo nelle linee produttive. Foxconn, che in Cina assembla il 70% di tutti gli iPhone del mondo, ha fermato il sito di Shenzhen a causa del blocco causato dal Covid-19. L’azienda taiwanese sta sospendendo le operazioni nei due campus e ha riallocato la produzione in altri siti per ridurre l’impatto dell’interruzione di cui non si conosce la durata se non che le attività non essenziali resteranno ferme almeno fino al 20 marzo.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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