Un’ora di colloquio telefonico. L’atteso (e annunciato) contatto tra il
presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il presidente russo, Vladimir
Putin, c’è stato ieri pomeriggio, in
una giornata in cui anche il cancelliere tedesco ha parlato con il Cremlino. «Presidente Putin, la chiamo
per parlare di pace» ha esordito Draghi, secondo quanto riferisce l’account di Palazzo Chigi. Al centro del
colloquio – ha informato la presidenza del consiglio - c’è stato l’andamento del negoziato tra la Russia e
l’Ucraina e i suoi ultimi sviluppi, specie dopo gli incontri in Turchia. Draghi ha sottolineato l’importanza di
stabilire quanto prima un cessate il
fuoco, per proteggere la popolazione
civile e sostenere lo sforzo negoziale.
Inoltre nel corso della telefonata il
Presidente del Consiglio ha ribadito
la disponibilità del governo italiano
a contribuire al processo di pace, in
presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia.
L’altro tema della telefonata –
della durata oggettivamente molto
lunga per un capo-autocrate di un
grande stato in guerra – ha riguardato il gas, tasto particolarmente sensibile per l’Italia, vista la forte dipendenza dal gas russo: il capo del
Cremlino ha descritto il sistema dei
pagamenti del gas russo in rubli (lo
stesso ha fatto con Scholz). Infine i
due hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto. Insomma, un altro tassello dell’iniziativa diplomatica complessiva dell’Italia: due giorni fa il colloquio del
“Quint” degli alleati Nato dal quale
sono emerse tra le righe differenti visioni, specie tra Usa e Regno Unito e
i paesi dell’Europa continentale.
«Non dobbiamo assolutamente
illuderci che sia semplice arrivare alla fine dell’accordo, non dobbiamo
creare false illusioni», ha affermato
il ministro degli Esteri Luigi Di Maio
da Berlino in un briefing all’ambasciata d’Italia, prima del colloqui
Draghi-Putin. «Prendiamo atto dei
passi che sono stati fatti in Turchia,
dopo l’incontro delle due delegazione, valuteremo gli annunci russi dai
fatti, da quello che sta avvenendo e
avverrà sul campo», ha il capo della
Farnesina, confermando che l’Italia
«lavorerà con tutte le sue forze per
un accordo di pace il prima possibile
che passa per due fasi, il primo sono
i cessate il fuoco localizzati, un cessate il fuoco generale, e quindi un accordo di pace». Di Maio ha aggiunto
che «se la Russia terrà fede realmente a quello che ha detto, sul ritirare
una parte delle sue truppe da Kiev,
possiamo vedere che la strategia sostenuta dall’Italia sta funzionando»,
ha aggiunto ricordando che l’Italia
«ha adottato una strategia unica, che
ha mostrato l’unità di una politica
estera Ue unica e unita.» Inoltre l’Italia è in stretto contatto con la Turchia: «C’è un canale aperto, al ministero degli Esteri, di confronto continuo sia con la parte ucraina, sia con
la parte turca per cercare di costruire
i presupposti» per questo negoziato.
«La Turchia è in questo momento il
mediatore che è nella situazione più
avanzata rispetto questo negoziato
e noi lo sosteniamo e lo facciamo sin
dal primo momento e continueremo
a farlo». Di Maio ha riferito di aver
avuto diversi incontri con rappresentanti delle istituzioni tedesche,
oltre alla bilaterale con l’omologa
Annalena Baerbock, avvenuto martedì, e su questo ha affermato: «In
questo momento Italia e Germania
sono particolarmente allineate nel
condannare l’aggressione e l’invasione russa in Ucraina. Stiamo lavorando insieme su vari fronti, a partire da quello umanitario».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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