STUPIDA RAZZA

venerdì 1 aprile 2022

Draghi-Putin, telefonata di un’ora su cessate il fuoco e gas

Un’ora di colloquio telefonico. L’atteso (e annunciato) contatto tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il presidente russo, Vladimir Putin, c’è stato ieri pomeriggio, in una giornata in cui anche il cancelliere tedesco ha parlato con il Cremlino. «Presidente Putin, la chiamo per parlare di pace» ha esordito Draghi, secondo quanto riferisce l’account di Palazzo Chigi. Al centro del colloquio – ha informato la presidenza del consiglio - c’è stato l’andamento del negoziato tra la Russia e l’Ucraina e i suoi ultimi sviluppi, specie dopo gli incontri in Turchia. Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. Inoltre nel corso della telefonata il Presidente del Consiglio ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. L’altro tema della telefonata – della durata oggettivamente molto lunga per un capo-autocrate di un grande stato in guerra – ha riguardato il gas, tasto particolarmente sensibile per l’Italia, vista la forte dipendenza dal gas russo: il capo del Cremlino ha descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli (lo stesso ha fatto con Scholz). Infine i due hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto. Insomma, un altro tassello dell’iniziativa diplomatica complessiva dell’Italia: due giorni fa il colloquio del “Quint” degli alleati Nato dal quale sono emerse tra le righe differenti visioni, specie tra Usa e Regno Unito e i paesi dell’Europa continentale. «Non dobbiamo assolutamente illuderci che sia semplice arrivare alla fine dell’accordo, non dobbiamo creare false illusioni», ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio da Berlino in un briefing all’ambasciata d’Italia, prima del colloqui Draghi-Putin. «Prendiamo atto dei passi che sono stati fatti in Turchia, dopo l’incontro delle due delegazione, valuteremo gli annunci russi dai fatti, da quello che sta avvenendo e avverrà sul campo», ha il capo della Farnesina, confermando che l’Italia «lavorerà con tutte le sue forze per un accordo di pace il prima possibile che passa per due fasi, il primo sono i cessate il fuoco localizzati, un cessate il fuoco generale, e quindi un accordo di pace». Di Maio ha aggiunto che «se la Russia terrà fede realmente a quello che ha detto, sul ritirare una parte delle sue truppe da Kiev, possiamo vedere che la strategia sostenuta dall’Italia sta funzionando», ha aggiunto ricordando che l’Italia «ha adottato una strategia unica, che ha mostrato l’unità di una politica estera Ue unica e unita.» Inoltre l’Italia è in stretto contatto con la Turchia: «C’è un canale aperto, al ministero degli Esteri, di confronto continuo sia con la parte ucraina, sia con la parte turca per cercare di costruire i presupposti» per questo negoziato. «La Turchia è in questo momento il mediatore che è nella situazione più avanzata rispetto questo negoziato e noi lo sosteniamo e lo facciamo sin dal primo momento e continueremo a farlo». Di Maio ha riferito di aver avuto diversi incontri con rappresentanti delle istituzioni tedesche, oltre alla bilaterale con l’omologa Annalena Baerbock, avvenuto martedì, e su questo ha affermato: «In questo momento Italia e Germania sono particolarmente allineate nel condannare l’aggressione e l’invasione russa in Ucraina. Stiamo lavorando insieme su vari fronti, a partire da quello umanitario».


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