Gas naturale, elettricità ma anche metalli, fertilizzanti, scatole di legno, carta, burro, caffè: i prezzi alla produzione in Germania sono aumentati in media del 30,9% a marzo rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, un record. Si tratta infatti di un incremento senza precedenti, mai visto prima dall’inizio delle serie storiche nel 1949, come ha reso noto ieri l’ufficio di statistica Destatis. Questi rincari, trainati dai prezzi dell’energia, «dovrebbero contenere già i primi impatti dell’attacco della Russia sull’Ucraina». I rialzi in marzo, che fanno impallidire il già alto 25,9% rilevato in febbraio, hanno superato le attese degli economisti intervistati da Reuters che avevano previsto il 28,2%. Ora la Germania teme l’effetto-domino, dalla produzione ai consumi con una nuova impennata dei prezzi ai consumatori finali dopo che l’inflazione era già salita in marzo del 7,3%, il valore più alto degli ultimi 40 anni. Il principale contributo all’incremento dei prezzi alla produzione lo scorso marzo è stato ancora una volta il rincaro dell’energia, in media +83,8% rispetto al marzo 2021 e +10,4% rispetto al febbraio 2022. Spicca il prezzo del gas naturale (+144,8%), l’elettricità (+85,1%) e i prodotti petroliferi (+61,3%). Ai distributori di benzina, l’impennata dei prezzi è stata anno su anno senza precedenti, secondo gli esperti di statistica va oltre gli aumenti delle crisi petrolifere del 1974 e del 1980: il carburante premium è salito del 41,9% lo scorso marzo, anno su anno, il diesel del 62,9 per cento. Sono aumentati molto in Germania (+23,3% nel marzo 2022 rispetto al marzo 2021) anche i prezzi dei beni intermedi come metalli (+39,7%), fertilizzanti (+87,2%), mangimi per animali da allevamento (+45,7%), contenitori in legno (+68,8%). Anche carta e cartone hanno registrato un rialzo molto forte in un anno, pari al 45,3%, con la carta per l’editoria schizzata all’insù (+95,4%). In quanto ai prodotti alimentari, gli scaffali vuoti nei supermercati in Germania sono quelli dell’olio dei semi di girasole e infatti il prezzo alla produzione dell’olio vegetale grezzo è cresciuto del 72,3%. Il burro ha avuto da marzo 2021 a marzo 2022 un rincaro del 56%, il caffè del 20,5%. Infine, Destatis ha rilevato che i prezzi dei beni capitali hanno registrato la variazione al rialzo (+5,8%) più elevata su base annua dal dicembre 1975 per macchinari, apparecchiature per refrigerazione, congelamento e pompe di calore.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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