Buo ng io rn o, mi fa il solito caffè ? «Certo, dottò. Secondo lei chi si fermerà prim a? » . Tra Putin e l’O c c id e nte? «No, io intendevo, tra Draghi e Salvini». Ma non parla della guerra? «Macché, io parlo della delega fiscale. Più che una guerra, una guerriglia stile vietnamita. L’escalation è in corso». L’e s ca l atio n? «Il governo la mette giù dura: “Volete la pace o il catasto così com’è? ”. Quella è la vera linea del Piave. Il clima si surriscalda: e a quanto pare, non possiamo neanche accendere l’aria condizionata». Ma questa settimana su i punti chiave delle delega ci sono negoziati cruciali, dopo la rissa in commissione Finanz e. «Sono volati gli stracci. Pare che Palazzo Chigi abbia tentato fino all’ultimo il blitz per far passare il provvedimento. “Giocano sporco”, dice il fronte Lega-Fi». E come? «Prima cercando di togliere pedine al centrodestra, e poi telefonando al presidente Marattin, legato a Giavazzi. “Se puoi votare anche tu che se il presidente, fallo”». Una forzatura. E lui? «Lui ha risposto: “Ma davvero volete votare tutti gli emendamenti sul filo del rasoio, col rischio di scivolare a ogni votaz io n e? ”. E così, per evitare incidenti in commissione, hanno impantanato tutto». E adesso? «Dalla Lega mi dicono che non molleranno: “Se Draghi è rigido, Salvini ancora di più.Non la votiamo la riforma del fisco della sinistra, se la votino da soli”». Un bel clima, insomma. «Da questo punto di vista è più onesta la Fiom che vuole la patrimoniale: “Almeno loro lo dicono chiaro”». Ma il governo ha scritto in stampatello che non alzerà le ta s s e. Lo ha detto in tutte le l i n gue. «Il problema è la questione di fiducia: nel senso che nessuno si fida più». E i consiglieri del premier? «Dicono che “precipita il mondo e questi ci ballano sop ra”. E a Draghi hanno sentito dire: “Questi non capiscono la drammaticità del momento, anche per mettere fine al governo serve coraggio”». Prev i s io n i ? «Palazzo Chigi cercherà di far leva su Berlusconi per spaccare il fronte. “Se solo potessimo parlare con lui, sentiamo la sua mancanza”». Ad d i r i ttu ra? «Sono convinti che “Sa l v i n i e Conte non cercano la soluzione, ma il precipizio”, come nel film Il sorpasso». E qual è il precipizio? «Se i negoziati saltano, il governo mette la fiducia. A quel punto si va alla conta senza rete » . Sfida all’ultimo voto. «Chi toglierà per primo il piede dall’acceleratore? I leghisti più duri mi dicono: “Se ci buttano fuori per mettere le tasse sulla casa, alle elezioni prendiamo l’80%”». E dunque, si andrebbe alla sfida finale, con il rischio nucleare che affondi il governo. «Dottò, glielo spiega lei a Biden, che nella più grave crisi militare del dopoguerra, in Italia il governo è saltato in aria sul catasto?».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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