STUPIDA RAZZA

venerdì 10 dicembre 2021

CONTRO LE BIG TECH LE MULTE NON BASTANO




S i può discutere se la sanzione di oltre un miliardo di euro comminata dall'Autorità Garante della concorrenza sia un semplice fastidio per Amazon, o qualcosa di più. Senza nulla togliere al buon operato dell'autorità italiana, una perdita del genere può essere assorbita senza alcun patema da una società che ha fatturato 380 miliardi solo nel 2020 e che Ë destinata a battere tutti i record nel 2021, grazie anche alla pandemia. Certo, se tali sanzioni si moltiplicassero (in altri Paesi europei, o ad opera della stessa Commissione) il conto diventerebbe un po più fastidioso, ma sarebbe comunque sufficiente a levare il sonno alla creatura di John Bezos? Il fatto Ë che i procedimenti antitrust durano a lungo e sono soggetti all'alea dell'annullamento, mentre il tempo sembra scorrere a favore di Amazon, che diventa sempre più grande e forte, con i concorrenti che stentano e scompaiono, soprattutto quelli che non possono approfittare degli interstizi della fiscalità internazionale. Amazon Ë inoltre presente e dominante su più tavoli (basti pensare al cloud) e quindi le perdite di un settore possono essere ben compensate dai profitti dellaltro. Ecco quindi che assumono maggiore importanza i cosiddetti iremediesw per ripristinare la concorrenza, ad esempio i divieti per loperatore condannato di fissare condizioni commerciali volte a favorire i propri servizi (la logistica nel caso di specie). Ma tali iremediesw saranno veramente efficaci solo quando potranno essere imposti in modo permanente, e non episodico: ciò avverrà solo quando Bruxelles adotterà, senza ritardi e annacquamenti, il tanto atteso Digital Market Act, cioË la regolamentazione ad hoc per le Big Tech. Nel frattempo, le autorità antitrust possono tappare qualche importante falla, ma non salvare il naviglio che affonda. 

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