DAI CHE PER NATALE LA LIGURIA SCALA LA CLASSIFICA DIRETTA VERSO NUOVI ORIZZONTI A COLORI !
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Gli esperti in Italia, cosÏ come
in Europa, sono convinti che
la nuova variante Omicron
sia destinata a dilagare in poche settimane, facendo impennare i contagi. In che misura anche ricoveri e morti
ancora non si sa. Ma intanto
la vecchia Delta basta a tinteggiare ancora con un po' di
giallo lo Stivale.
Dopo Friuli Venezia Giulia
e Alto Adige, questa volta Ë la
Calabria che, salvo sorprese,
oggi sarà classificata nella fascia delle prime restrizioni o
quella dellobbligo di mascherina allaperto e della riduzione delle capienze di cinema, teatri e stadi o dal monitoraggio settimanale a cura dellIss. Stessa sorte potrebbe toccare da subito anche al Trentino, che ha il tasso di occupazione dei letti in
terapia intensiva al 17%, sopra la prima soglia di guardia
del 10%. Mentre galleggia
per quanto riguarda i reparti
di medicina al 15%. Se i dati
dellIss dovessero scavallare
anche di un solo decimale
quella riga di demarcazione,
Trento si ritroverebbe già lunedÏ in giallo.
Ma vicinissime a finire in
quella fascia sono anche la
Liguria, che con il 13% Ë già oltre il limite fissato per le
terapie intensive ed Ë al
14% negli altri reparti, mentre la Lombardia Ë appena
un punto percentuale sotto
le soglie, rispettivamente
con il 9% e 14%. Entrambe
le regioni potrebbero quindi colorarsi di giallo già una
settimana prima di Natale.
Quando a far loro compagnia sembrano destinate anche Lazio, Veneto e Marche, tutte con tassi di occupazione sia nelle terapie intensive sia dellarea non critica al 12%. Questo salvo
uninversione di tendenza
dei contagi e dei ricoveri,
che nellultima settimana
sono rispettivamente aumentati del 22, 4% e del 16,
3%. Ma il tasso di positività al 4% registrato ieri, nonostante lapparente calo dei
nuovi positivi, non lascia
ben sperare. Senza considerare l'incognita Omicron.
PerchÈ, se Ë vero che le informazioni provenienti dal
Sudafrica e lo stato di salute
degli europei contagiati dalla nuova variante sembrano
dire che la sua aggressività Ë
minore, altrettanto lo Ë il fatto che se il denominatore dei
contagi aumenta sensibilmente, anche quello dei casi
gravi Ë destinato a salire (mia considerazione : ma chi lo ha detto !). A
meno che la nuova versione
del virus si riveli quasi inoffensiva. Un ottimismo sul
quale sarà bene non fare troppo affidamento guardando
solo allAfrica australe, dove
la popolazione Ë molto pi˘
giovane della nostra.
Ma grande incertezza cË
anche sulla tenuta dei vaccini. ´I dati preliminari mostrano che cË un considerevole
calo della capacità di vaccinati o guariti di respingere Omicron. Ma ci servono altre informazioni per poter determinare il livello di immunità fornito dai vaccini contro la
variante del Covid, ha ammesso il capo della strategia
vaccinale dellEma, Marco
Cavaleri. Senza escludere la
necessità di dover ricorrere a
versioni aggiornate anti-Omicron dei vaccini, alle
quali sia Pfizer sia Moderna
stanno già lavorando.
Con tutte queste incognite
il governo, dietro il suo atteggiamento attendista, prepara in realtà un piano B. Che
sarebbe pronto a tirare fuori
dal cassetto qualora i decessi
quotidiani dovessero salire
oltre la soglia psicologica di
200. Oppure se dopo Alto
Adige e Friuli, qualche altra
regione popolosa dovesse pericolosamente avvicinarsi alla fascia arancione, dove scattano le prime chiusure. Quello che Draghi non vuol sentire nemmeno nominare. Per
questo se le cose dovessero
peggiorare il governo Ë pronto a calare la carta del Green
pass ´rafforzatoª in tutti i luoghi di lavoro. Che sarebbe un
po' come estendere l'obbligo
vaccinale senza dirlo e senza
incorrere a ricorsi per presunta incostituzionalità.
Intanto lo stesso esecutivo si tutela, stanziando con
il decreto fiscale approvato
ieri altri 3 miliardi e 299 milioni per lacquisto di vaccini
nel 2022. Mentre il Viminale informa che l8 dicembre i
controlli sono stati oltre 126
mila e le sanzioni poco meno di 3. 900. Segno che la
stragrande maggioranza degli italiani Ë ligio alle regole.
O forse che per ora si preferisce dissuadere più che punire.
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